GESTIONE RIFIUTI

La giunta comunale ha approvato il piano finanziario industriale dei servizi e la relativa perizia di igiene ambientale che fa seguito all’ordinanza del 1 ottobre con cui ha affidato il servizio a Messinambiente.

Per gli ultimi tre mesi dell’anno il Comune ha previsto una spesa di 10.000.404,18 euro per la gestione dei rifiuti. Cifra che si va ad aggiungere ai 32.009.288,43 euro per il periodo che va dal 1 gennaio 2013 al 30 settembre 2013, giorno in cui è cessata la gestione da parte dell’Ato3 stabilita dalla Regione. Lo ha deciso la giunta comunale, presieduta dal Sindaco Renato Accorinti, che si è riunita oggi a Palazzo Zanca. Alla luce dell’ordinanza firmata il 1 ottobre, dopo due giorni di caos per la fine dell’era Ato, la decisione della società Tirrenoambiente di non aprire più i cancelli della discarica di Mazzarrà al Comune di Messina, la necessità di chiudere in fretta e furia un accordo con la discarica di Motta Sant’Anastasia per non piombare in una nuova emergenza rifiuti, l’avvio della Srr, era necessario approvare il piano finanziario industriale dei servizi e la relativa perizia di igiene ambientale. I servizi sono stati infatti affidati in modo diretto a Messinambiente, la cura del verde pubblico delle villette è rimasta nelle mani dell’Ato, alcuni passaggi sono ancora da definire, ma in buona sostanza il nuovo piano e la perizia non si allontana molto da quella precedente.

Secondo quanto dichiarato da Palazzo Zanca, Messinambiente ha sottoscritto la perizia senza riserve, ma così non è ci tiene a precisare il Commissario della partecipata in liquidazione Armando Di Maria. “Abbiamo segnalato alcuni punti che dovranno essere rivisti, non è ancora chiaro come saranno ripartite le cifre, visto che adesso l’Ato3 ha competenze diverse, il timore però è sempre lo stesso, cioè che i soldi non bastano”. In questo conto ci sono anche le spese della discarica, spese che dopo l’accordo con Motta non si sa ancora esattamente a quanto ammonteranno. Insomma ci sono da chiarire alcuni punti, ma si conta di farlo in questi giorni.

La certezza è che la Giunta ha previsto che il costo complessivo dei servizi, per tutto il 2013, ammonterà  a 42milioni di euro e troverà copertura finanziaria con quanto previsto dal decreto legge sulla Tares. Anche se, a proposito di Tares, a Palazzo Zanca nessun regolamento è ancora stato approvato, nonostante la prima rata sarebbe fissata entro dicembre.

Sul tema della gestione rifiuti accende i riflettori il consigliere comunale Giuseppe Santalco che pone all’attenzione dell’amministrazione comunale proprio il tema dell’affidamento diretto, in questa fase, a Messinambiente. Santalco riprende una serie di passaggi normativi e sentenze. Il punto di partenza, spiega il consigliere, è che uno dei requisiti necessari per la legittimità dell’affidamento in house dei contratti pubblici a società appositamente costituite dalle Pubbliche Amministrazioni è il cosiddetto “controllo analogo”, vale a dire l’esercizio da parte della Pubblica amministrazione appaltante di un potere gestionale e decisionale sulla società appaltataria simile a quello che eserciterebbe su una propria articolazione organizzativa. Controllo che si esplica nell’ obbligo di trasmissione e di preventiva approvazione dei documenti di programmazione e del piano industriale, nella facoltà di modifica degli schemi tipo di contratto di servizio, nel potere di verifica dello stato di attuazione degli obiettivi assegnati anche sotto il profilo della efficacia, efficienza ed economicità; nell’approvazione da parte dell’amministrazione delle deliberazioni societarie di amministrazione straordinaria e degli atti fondamentali della gestione; nella nomina e revoca di componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale della società da parte del soggetto controllante. Dunque, vista la scelta dell’affidamento diretto a Messinambiente, Santalco chiede all’amministrazione comunale se lo Statuto di Messinambiente Spa è stato adeguato ai principi giurisprudenziali del “controllo analogo”, se il Comune è dotato del Regolamento sul controllo analogo e se sono state impartire disposizioni agli organi di Messinambiente Spa per le dovute modifiche statutarie necessarie per poter svolgere il servizio in house.

F.St.