SALVACOLLINE
Dopo il botta e riposta tra Movimento 5Stelle e assessore De Cola, la variante di salvaguardia al Prg finisce ancora una volta sotto la lente di CapitaleMessina che chiede di mettere al primo posto la sicurezza dei cittadini. Intanto a Palazzo Zanca l’atto dovrebbe arrivare in aula ma Santalco scrive all’assessore
La Variante di salvaguardia, meglio conosciuta coma Salvacolline, è finita ancora una volta al centro del dibattito. Dopo le dure contestazioni partite dagli esponenti del Movimento 5Stellee la piccata replica dell’assessore Sergio De Cola, è CapitaleMessina che torna sull’argomento per dire che la risposta di De Cola non convince. «È vero quello che sostiene l’assessore quando dice “che la Variante al PRG sia un tema di discussione e dibattito cittadino è ormai un fatto accertato”, e non crediamo che questo debba essere considerato un fatto negativo. Ma è un dibattito monco, viziato dalla scelta scellerata dell’Amministrazione di secretare gli allegati del piano urbanistico» scrive nel documento il geologo Giovanni Randazzo. «Purtroppo i recenti alluvionamenti della zona di San Michele confermano i dubbi nostri e degli altri preoccupati interlocutori. Alle prime gocce d’acqua, si è creato un alluvionamento locale, conseguenza diretta della pioggia caduta, non collegata quindi al bacino sotteso, ma solo alla trasformazione, in negativo, del tessuto urbano. Ieri a San Michele, domani potrebbe accadere in una qualsiasi delle trenta valli a rischio individuate dal Genio Civile.

Quando invochiamo un approfondimento del livello della microzonazione sismica o chiediamo l’applicazione della Valutazione Ambientale Strategica, non lo facciamo perché siamo confusi, o pregiudizialmente ostili, ma perché riteniamo, con assoluta consapevolezza, che questo territorio, assolutamente fragile e troppo sfruttato, necessiti un surplus di attenzione che non è compatibile con la fretta di questa amministrazione a far passare per salvifiche, azioni di sovraoccupazione territoriale».

Per CapitaleMessina l’amministrazione dovrebbe accogliere, piuttosto che contrastare, le indicazioni del Genio Civile e le attività del Dipartimento Regionale Ambiente e la Protezione Civile Regionale che, ognuno per le proprie competenze, sta correttamente operando l’implementazione dei diversi piani di rischio territoriale di propria competenza, avvalendosi della consulenza di Università ed Enti di Ricerca. «Basta con il muro contro muro, qui non è in gioco il premio “migliore variante dell’anno”, bensì la sicurezza dei cittadini».

Intanto però la Variante dovrebbe approdare in consiglio comunale, così come è stato deciso in fase di discussione durante le commissioni consiliari. L’assessore De Cola ha anche sollecitato la presidenza del consiglio. Ma il consigliere Giuseppe Santalco, che già nei mesi scorsi aveva puntato la lente sulla variante al Prg, è tornato a scrivere all’assessore De Cola per avere quelle risposte che aveva chiesto almeno due mesi fa e che sono rimaste lettera morta.

Santalco ricorda intanto che il dirignete del Dipartimento Vincenzo Schiera ad agosto dichiarava di aver predisposto una una verifica puntuale degli elaborati della Variante che sarebbe stata completata entro il mese di settembre e portata all’approvazione della Giunta e del Consiglio, ma di cui oggi non vi è ancora traccia. Oltre a ciò si è ancora in attesa di acquisire la riformulazione del parere a suo tempo reso dal Ragioniere Generale sulla scorta della quantificazione degli eventuali minori introiti che si avranno sul Bilancio Pluriennale 2017/2019, anche a seguito di un incontro tecnico tra Ufficio Tributi e Dipartimento Politiche del Territorio.

Dunque, scrive Santalco, che fino quando il Dipartimento di riferimento e quello economico-finanziari non avranno completato il lavoro a corredo della proposta di delibera sulla Variante, il Consiglio non potrà esprimersi. L’aula è pronta ad esaminare la proposta, ma l’assessore dovrà completare l’iter istruttorio che si era rivelato incompleto già durante il lavoro della Commissione Consiliare.