I deputati Gullo e Formica con i capigruppo Trischitta e Santalco esultano per la salvezza: “Una vittoria della città”

POLITICA


I DEPUTATI GULLO E FORMICA CON I CONSIGLIERI SCUDERI, TRISCHITTA E SANTALCO
MESSINA | Un caos creato ad arte, un’emergenza studiata a tavolino, uno sgambetto fatto volontariamente per raggiungere quell’obiettivo inseguito da circa due anni: chiudere l’ospedale Piemonte. Questo stesso obiettivo però non è stato raggiunto, anzi, molto presto l’accorpamento tra il nosocomio del viale Europa e l’Irccs Centro Neurolesi diventerà realtà.

Forza Italia esulta, tira un sospiro di sollievo che dovrebbe pervadere tutta la città, perchè veder chiudere i battenti all’ospedale del centro cittadino sarebbe stato un dramma senza eguali, un affronto alla salute pubblica. Alla soddisfazione per il risultato raggiunto, il deputato Santi Formica mostra anche tutto la propria incredulità per un’emergenza che poteva e doveva essere evitata.

Il deputato regionale del centrodestra non ha peli sulla lingua, il decreto è stato pubblicato dopo circa due mesi d’attesa, una tempistica che per Formica ha dell’incredibile: “In un paese quasi normale non si sarebbe neanche arrivati a questo punto, ma purtroppo siamo ben distanti dalla normalità. Noi due anni fa partivamo dal presupposto che il Piemonte fosse destinato alla chiusura, si è discusso sul Poliambulatorio dell’Asp e di molte altre soluzioni, ma il destino dell’ospedale era segnato. Questa città è stata scippata da tutto, non potevo sopportare anche questo, qui c’era il serio rischio che nei fatti Messina restasse con un solo ospedale operativo a 360 gradi: ovvero il Policlinico. Già prima dell’Udc mi ero mosso in favore della soluzione Asp, ma mi era stato detto che era impossibile per via del decreto Balduzzi. L’accorpamento con l’Irccs a quel punto era l’unica soluzione possibile ed i pareri non potevano che essere positivi. Un’altra azienda appartenente al medesimo sistema non avrebbe ricevuto neanche un centesimo, inoltre il Ministero non avrebbe potuto dare altri fondi all’Asp. Le Irccs beneficiano di finanziamenti aggiuntivi e possono sfuggire dalle regole ferree. Non c’era nessun problema per la pubblicazione, se non il nulla del Governo Regionale, un dirigente si è preso la briga di tenere l’atto nel cassetto e bloccare tutto”.

Da un punto di vista politico, c’è da sottolineare come il patto di ferro dei deputati che lo scorso autunno spinsero per il disegno di legge“Salva-Piemonte”, appartenga ormai al passato: “Picciolo penso che sia sempre della sua idea, ma Picciolo è Picciolo – commenta Formica con il sorriso tra i denti – purtroppo i nostri coleghi di Catania e Palermo continuano ad essere più compatti di noi. L’accordo con l’Asp poteva essere fatto molto prima, la legge lo consente. Aliquò ci ha detto che assumerà i trimestrali perchè per lui è fondamentale garantire l’incolumità degli utenti del Pronto Soccorso”.

Presente anche la deputata nazionale Mariella Gullo, che ha amaramente sottolineato come la sua azione presso il Ministero sia stata solitaria: “Siamo riusciti a non far chiudere questo ospedale e questa è una vittoria per tutta la città – ha dichiarato – io mi sono solo impegnata per i pareri del MEF e del Ministero, ma duole sottolineare come in quella situazione mi sia ritrovata ad agire da sola. Una vittoria di tutti quanti, per la cittadinanza è fondamentale avere a disposizione un Pronto Soccorso attivo proprio nel centro cità, Messina non poteva sopportare anche questo”. 

Per la consigliera Nora Scuderi e il capogruppo di Forza ItaliaGiuseppe Trischitta e quello di Felice per Messina Giuseppe Santalco, la vera nota stonata è stato il silenzio del sindaco Renato Accorinti: “Un grazie alla deputazione che sta individuando nei nostri gruppi del centrodestra un punto di riferimento – ha commentato Santalco – purtropo duole sottolineare il silenzio del sindaco che è la massima autorità sanitaria della città. La chiusura del Pronto Soccorso ci ha fatto muovere per tempo, sappiamo bene come arrivare al Papardo sia un’impresa e il Policlinico è pieno di lavoro, ecco perchè è stato . A noi interessa il risultato, non vogliamo la primogenitura di niente. Non abbassiamo la guardia, gli sgambetti sono sempre dietro l’angolo”.

” Per avere un quadro della situazione bastava prendere il resoconto dell’ultima seduta della commissione sanità, Vullo ci aveva detto che non serviva il decreto” ha dichiarato il consigliere Trischitta.