Ci sono voluti quattro giorni per iniziare le operazioni di pulizia della passeggiata a mare dopo il ferragosto messinese, nessuna sinergia di intervento tra Messinambiente e Ato3. Santalco chiede al Sindaco di accertare le responsabilità e avviare un’indagine interna. A Sperone l’ennesima discarica a cielo aperto.

Lo stato impietoso della Passeggiata a mare nel post-Vara lo abbiamo documentato in questi giorni attraverso le immagini dell’immondizia e dell’inciviltà che hanno tenuto sotto scacco una delle zone più belle e frequentate della città (vedi articolo correlato). Come purtroppo accade ogni anno, a portare i segni dei festeggiamenti ferragostani è sempre la zona antistante la Fiera, quest’anno però le cataste di rifiuti, sporcizia, cartoni, bottiglie di vetro, resti dei picnic e dell’attività degli ambulanti sono rimasti in bella mostra per giorni e giorni, con Messinambiente che ha scaricato la responsabilità della pulizia all’Ato3 che ha quell’area tra le sue competenze e con buona pace di chi, passando da lì, è rimasto inorridito dalla sporcizia e dal disinteresse.

Oggi, a distanza di quattro giorni, a rincarare la dose è il consigliere comunale Giuseppe Santalco che questa mattina ha effettuato un sopralluogo, con tanto di reportage fotografico, per denunciare ancor di più lo stato di degrado della zona. Le immagini scattate dal consigliere immortalano ancora rifiuti nelle aiuole e numerosi sacchi di rifiuti, evidentemente frutto delle operazioni di pulizia da parte dell’Ato3 ma che però non sono ancora stati raccolti da Messinambiente. Segno che le due aziende non lavorano in sinergia e non programmano insieme gli interventi.

Per Santalco le responsabilità sono tutte da ricercare all’interno degli uffici di via Dogali. “Tale situazione non è più tollerabile e vanno identificati coloro i quali a Messinambiente non hanno svolto il servizio di raccolta che sta causando un grave danno all’immagine turistica della città, oltre che gravi rischi alla salute pubblica”. Il consigliere Pd si rivolge direttamente al Sindaco Accorinti per chiedere un richiamo formale del commissarioliquidatore della partecipata che gestisce i rifiuti Alessio Ciacci per “l’inefficienza dimostrata nell’organizzare il servizio di raccolta dopo ferragosto nel luogo simbolo dell’estate messinese”. Santalco sollecita anche un’indagine interna a Messinambiente che accerti eventuali responsabilità, comprese quelle di Ciacci e dell’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua che dovrebbe vigilare sullo svolgimento del servizio.

La Passeggiata a mare però è solo la punta dell’iceberg. La città in questi giorni sta attraversando l’ennesima emergenza rifiuti e le segnalazioni continuano ad arrivare numerose da ogni zona della città. Messinambiente non riesce ad uscire dal tunnel delle difficoltà, i 400 nuovi cassonetti sono arrivati in città e sono in attesa di collocazione, a giorni arriveranno anche i dieci mezzi che dovrebbero dare un po’ di respiro. Intanto la situazione è serissima, in molte zone ai limiti della decenza.

Dalla VI circoscrizione arriva la segnalazione del consigliere Massimo Costanzo che denuncia una situazione gravissima che ormai da tempo si ripete a Sperone, di fronte la centrale della SNAM. “Cassonetti insufficienti per un territorio ormai in forte espansione, che comprende parte di Faro superiore e Sperone. Complice anche la maleducazione della gente che non rispetta gli orari di conferimento e utilizza l’area come una vera discarica. C’è di tutto, è una vergogna. Messinambiente con tutti i suoi problemi sta facendo un grande sforzo e il Nucleo decoro diretto dal tenente Biagio Santagati stamattina già dalle 08.00, in pattuglia fra Ganzirri e sperone per verbalizzare i trasgressori” scrive il consigliere, ma evidentemente questo non basta. Costanzo chiede una bonifica dell’area che si presenta come una delle tante discariche a cielo aperto della città.  “I cumuli di spazzatura sono habitat ideale per topi e gatti, la situazione igienico sanitaria è diventata insostenibile anche per chi vive nelle vicinanze. Per non parlare degli odori sgradevoli che si generano. Controlli più serrati continueranno nei prossimi giorni, ma sopratutto se ognuno di noi cominciassimo a rispettare qualche piccola regola forse veramente si potrà  cambiare”.

Sempre il consigliere segnala poi che all’incrocio tra via Archimede e via Eugenio Montale, dentro una griglia raccolta acque piovane, persiste da giorni un continuo scorrere di un liquido che, considerate le scarse le piogge del periodo, altro non è che fogna. Queste griglie collocate lungo la dorsale di via Archimede confluiscono nel  torrente Papardo, che scarica  a mare senza depurazione.

 

http://www.tempostretto.it/news/tunnel-rifiuti-passeggiata-mare-degrado-santalco-attacca-ciacci-citt-sempre-emergenza.html