GIUSEPPE SANTALCO propone di fare parlare prima tutti i consiglieri, poi il dirigente risponderà complessivamente alle domande.

 

GIUSEPPE SANTALCO rileva come gli argomenti iscritti all’ordine del giorno, ma anche gli argomenti trattati dai consiglieri, debbano indurre a fare una valutazione complessiva della gestione del dipartimento patrimonio.

Nutre una grandissima preoccupazione: teme infatti che nella disorganizzazione generale di questa Amministrazione comunale, così come è stato di quelle precedenti, si corra il rischio di lasciare nelle mani del personale che si trova al dipartimento patrimonio il cosiddetto “cerino”.

Ciascun consigliere rincara la dose, chiedendo di tutto, peraltro legittimamente, dimenticando però che in realtà continuano a “sparare alla Croce Rossa”.

Se vogliono essere consequenziali e se veramente vogliono dare un contributo, devono darsi un crono programma e partire dalla base

Immediatamente, con una riunione straordinaria, devono chiedere al dirigente del patrimonio la pianta organica del dipartimento, conoscere così le figure professionali che vi operano e quindi i posti vacanti.

Devono quindi chiedere che a quella riunione straordinaria partecipino l’assessore al personale ed il dirigente al personale, comunicando loro che l’Amministrazione e il Consiglio comunale hanno individuato l’obiettivo prioritario del rafforzamento del dipartimento patrimonio, perché si ritiene che il patrimonio sia un obiettivo strategico per portare risorse all’Ente, fare chiarezza e fare diventare trasparente la macchina amministrativa.

A livello informatico quel dipartimento è all’anno zero, può disporre di un solo ingegnere e di un solo geometra, di pochissimi funzionari direttivi, con funzionari che addirittura ultimamente sarebbero stati anche trasferiti da quell’ufficio.

Ritiene allora che occorra avviare il ragionamento in maniera razionale, non dimenticando che sono qui presenti per salvaguardare l’interesse della cittadinanza e del Comune, entrando però nel merito dell’organizzazione del dipartimento.

Se al dirigente si consente di avere la forza del personale, in modo da rispondere a tutte le esigenze del Comune, dopo un anno possono metterlo in croce!

In questo momento non si sente però di dire nulla di particolare al dirigente, sebbene chi parla abbia stigmatizzato la decisione di chiudere gli uffici nel mese di agosto, chiusura peraltro probabilmente causata proprio dalla carenza di personale, tale da non permettere una presenza giornaliera.

Le sue critiche avevano un carattere strumentale finalizzato a far capire all’Amministrazione che massima attenzione andava rivolta ad un dipartimento che in realtà il vice sindaco sta trascurando, in virtù delle tante questioni di natura economica e finanziaria che lo assorbono.

Vuole aiutare il dipartimento perché non vuole che arrivino avvisi di garanzia o si configurino situazioni da danno erariale o ancora debba temere per la propria incolumità personale chi poi percepisce miseri stipendi!

Il Consiglio deve aiutare il personale e l’Amministrazione, e insieme devono capire se effettivamente l’Amministrazione abbia a cuore questo dipartimento. Se capiranno tra un mese che non si vuole mettere mano ad una riorganizzazione dell’ufficio, allora la responsabilità di questo stato di cose sarà dell’Amministrazione e non del personale!

Se i colleghi sono d’accordo, propone una seduta di commissione straordinaria per trattare questioni specifiche che attengano alla pianta organica attuale, ai posti vacanti e agli intendimenti del dirigente, in tema di personale effettivo, personale sufficiente ma qualificato, che si tratti di geometri o di amministrativi.

Oggi non rivolgerà quelle domande che  creerebbero solo difficoltà. Lo farà tra sei mesi, tra un anno, quando sarà possibile avere risposte senza mettere in difficoltà il personale, cosa lontana dalla sua volontà.

Ribadisce allora la richiesta di una seduta di commissione straordinaria alla presenza dell’assessore al personale e del dirigente al personale, per sapere se intendano ad esempio fare un atto di interpello e capire come vogliano aiutare questo dipartimento.

Dopo di che entreranno nel merito su vicende specifiche. In questo momento interessa la struttura, senza la quale non andranno da nessuna parte.