GIUSEPPE SANTALCO preannuncia il suo voto favorevole alla richiesta della collega Russo e all’atto di indirizzo da lei presentato. Crede che la competenza per la costituzione dell’ARO spetti al Consiglio comunale, che quindi deve dare un contributo prima della predisposizione della relativa delibera.

Nota però il grande ritardo con cui si sta procedendo e ricorda che per la costituzione dell’ARO l’Amministrazione dovrà individuare tutti i costi di gestione e il piano industriale, che è la base per l’affidamento del servizio. Ancora si è in attesa di sapere che cosa l’Amministrazione voglia fare con MessinAmbiente, se si voglia costituire una società in house o se si deciderà di fare una gara a doppio oggetto per l’intervento del privato.

Peraltro, l’assessore finora non ha relazionato neppure sullo stato della SRR, che deve anch’essa autorizzare il Comune di Messina a costituirsi in ARO.

Si chiede poi se l’Amministrazione stia valutando l’opportunità di interloquire con i Comuni viciniori per sapere se sono interessati ad entrare nell’ARO del Comune capoluogo. Sarebbe opportuno iniziare a relazionarsi anche nell’ottica della costituenda Città metropolitana e decidere cosa fare se ai Comuni verrà riconosciuta la possibilità di distaccarsi dall’area metropolitana. In questo caso si dovrebbe porre in essere un’attività “diplomatica” per convincere i Comuni a rimanere.

Rispondendo poi al consigliere Trischitta, riferisce che l’assessore Perna ha dichiarato in commissione che per la Notte della cultura si sono spesi complessivamente 13 mila euro.

Osserva poi che anche oggi il dottore Bruno, persona di indubbia competenza e professionalità, è presente nella duplice veste di capo di gabinetto e di segretario generale. Ricorda che il dottore Le Donne aveva dichiarato che avrebbe privilegiato la sua presenza in Consiglio, ma a questo punto chiede che si specifichi il numero delle sedute consiliari alle quali egli ha finora partecipato.

GIUSEPPE SANTALCO condivide la prudenza dell’assessore Ialacqua nel sottoporre il provvedimento al Consiglio comunale visto che la legge non ne fa menzione ma, poiché ci sono aspetti di natura programmatoria e finanziaria, si può senz’altro intravedere la competenza di questo consesso.

Se verrà approvata la riforma sulle città metropolitane, il Comune di Messina dovrà diventare interlocutore attendibile e certo nei confronti degli altri cinquantuno Comuni, affinché questi non escano dall’area metropolitana, e quindi forse la raccolta differenziata potrebbe già essere un primo argomento per avere un contatto con alcuni di essi, quanto meno quelli della fascia limitrofa. Chiede allora all’Amministrazione se stia cercando di interloquire con i Comuni viciniori per valutare un eventuale loro coinvolgimento nell’ARO.

Inoltre, se è possibile, prima di predisporre la delibera definitiva, reputa opportuno attuare un passaggio in commissione per un confronto preventivo.

Infine, avendo letto sulla stampa che la Giunta sta lavorando in direzione di una nuova società di gestione, chiede se si stiano perfezionando atti per una nuova società in house o piuttosto si sta pensando ad una gara che individui un privato.