GIUSEPPE SANTALCO rileva che la proposta, pur risalendo al febbraio scorso, è meritevole dell’attenzione dell’Aula a che il Consiglio possa impegnare l’Amministrazione con riguardo ad un intervento della Corte dei conti, la delibera n. 26 del 2016 adottata nel dicembre scorso.

La Corte sostanzialmente, esercitando le competenze attribuitele da recenti disposizioni normative in materia di controllo, fra l’altro, della regolarità amministrativo-contabile e degli equilibri finanziari, solleva una serie di rilievi all’attività dell’Amministrazione, cui contesta per esempio gravi inadempimenti in ordine alla mancata predisposizione di un sistema di controllo sulle società partecipate non quotate. Per le quali, peraltro, questo Consiglio comunale ha sempre sollecitato l’Amministrazione ad adottare il sistema del “bilancio armonizzato”, sì da far confluire in un unico bilancio i risultati dell’attività finanziaria delle singole società.

La proposta di deliberazione si prefigge di prendere atto delle criticità rilevate dalla Corte nel dicembre scorso e di demandare al Sindaco, al segretario/direttore generale, al ragioniere generale ed a tutti i dirigenti dei dipartimenti interessati dal pronunciamento l’emanazione di tutti i provvedimenti necessari per eliminare le criticità stesse entro i termini di legge. Ancora, di invitare i revisori dei conti a vigilare sull’Amministrazione affinché ottemperi alle richieste della Corte e, infine, di trasmettere a questa la delibera in esame.

Si rammarica che non siano presenti componenti dell’Amministrazione, dirigenti e segretario generale, quest’ultimo avrebbe potuto informarli dei provvedimenti eventualmente ad oggi adottati per dare riscontro alla delibera delle Corte, ma gli interessa maggiormente che il Consiglio porti all’attenzione dell’Amministrazione le criticità rilevate affinché essa operi di conseguenza. Il presidente, poi, si faccia carico di far notificare la delibera consiliare approvata al collegio dei revisori dei conti ed alla Corte dei conti, perché resti traccia del fatto che il Consiglio ha preso atto delle richieste di quest’ultima e che, non svolgendo compiti gestionali, ha sollecitato l’Amministrazione a darvi seguito. Ricorda a tal proposito i termini assegnati all’Amministrazione per rispondere alle criticità da una più recente sentenza della Corte relativa al conto consuntivo 2014, ma in realtà molto più estesa.

In conclusione, chiede che l’Aula poi si esprima con forza nei confronti dell’Amministrazione affinché siano trasmessi entro fine giugno il conto consuntivo 2014 e, entro fine luglio, il bilancio di previsione 2016: condizione essenziale, per le forze di centro destra, per continuare a svolgere il loro ruolo nei confronti dell’Amministrazione.

(Entra in Aula l’assessore Signorino)

La loro opposizione si sostanzia nel fare in modo che arrivino al più presto in Consiglio gli strumenti finanziari; l’assessore al bilancio, se vuole passare dalle parole ai fatti, ha l’obbligo morale e politico di presentare i due documenti di bilancio e la riformulazione del piano di riequilibrio, tutti atti essenziali per tracciare il futuro della città perché senza di essi non ve ne sarebbe né politico, né sociale, né economico.

L’assessore Eller abbia la capacità e l’accortezza di coordinare i dipartimenti che devono contribuire alla predisposizione degli strumenti finanziari. Dall’approvazione del bilancio di previsione 2015 due mesi sono sufficienti per definirli; dal canto loro, misureranno su questo terreno la volontà dell’Amministrazione di essere consequenziale agli impegni assunti.

Occorre poi avere delucidazioni dalla segreteria generale circa le modalità di elezione del collegio dei revisori dei conti, alla luce della nuova normativa che prevede il sistema del sorteggio; si tratta di una questione di ordine giuridico e tecnico da sciogliere immediatamente in vista dei prossimi atti finanziari che il Consiglio dovrà trattare.

GIUSEPPE SANTALCO giudica la richiesta del collega Mondello assolutamente pertinente perché senza dubbio altra cosa è votare un atto dopo un confronto con l’Amministrazione. Se il presidente ritiene che ci sia la possibilità di sospendere la discussione e rinviarla alla presenza dei soggetti istituzionali citati, sicuramente potrebbe essere più produttiva.