GIUSEPPE SANTALCO rileva come l’emendamento condensi la conclusione alla quale è pervenuto il Consiglio comunale in tutte le sue componenti, riuscendo ad indurre l’Amministrazione quest’anno a guardare con più attenzione alla parte della perizia, per evitare di inserire nella perizia stessa e quindi far gravare, sulle tasse dei cittadini, somme non pertinenti che la legge non permette di inserire nella specifica tariffa della TARI.

Più volte hanno sollecitato l’assessore, che ringrazia per aver predisposto un emendamento per chiarire che 673 mila euro non fanno parte della tariffa TARI, trattandosi del lavoro svolto dall’ATO per la manutenzione del verde.

L’emendamento fa poi ulteriore chiarezza. Sarebbe però auspicabile un ulteriore definitivo chiarimento che precisi, in modo che risulti a verbale, che, oltre all’emendamento che qualifica la somma di 1 milione 72 mila euro per la “pulizia Ville”, e considerato che l’anno passato è stato presentato un ricorso in Procura sulla materia, nell’importo complessivo della perizia, e quindi non soltanto nel milione 72 mila euro, ma anche nelle altre somme inserite in perizia, non vi è nessuna cifra data dal Comune all’ATO o a MessinAmbiente per la manutenzione delle Ville, del verde pubblico e dell’arredo urbano. Nessuno potrà più dire che si fanno pagare ai cittadini cifre non pertinenti e non riconducibili alla tariffa.

GIUSEPPE SANTALCO rileva come l’emendamento condensi la conclusione alla quale è pervenuto il Consiglio comunale in tutte le sue componenti, riuscendo ad indurre l’Amministrazione quest’anno a guardare con più attenzione alla parte della perizia, per evitare di inserire nella perizia stessa e quindi far gravare, sulle tasse dei cittadini, somme non pertinenti che la legge non permette di inserire nella specifica tariffa della TARI.

Più volte hanno sollecitato l’assessore, che ringrazia per aver predisposto un emendamento per chiarire che 673 mila euro non fanno parte della tariffa TARI, trattandosi del lavoro svolto dall’ATO per la manutenzione del verde.

L’emendamento fa poi ulteriore chiarezza. Sarebbe però auspicabile un ulteriore definitivo chiarimento che precisi, in modo che risulti a verbale, che, oltre all’emendamento che qualifica la somma di 1 milione 72 mila euro per la “pulizia Ville”, e considerato che l’anno passato è stato presentato un ricorso in Procura sulla materia, nell’importo complessivo della perizia, e quindi non soltanto nel milione 72 mila euro, ma anche nelle altre somme inserite in perizia, non vi è nessuna cifra data dal Comune all’ATO o a MessinAmbiente per la manutenzione delle Ville, del verde pubblico e dell’arredo urbano.

GIUSEPPE SANTALCO, poiché non vuole mettere in difficoltà nessuno, tantomeno vuole dare l’impressione che ci sia un fatto ad personam, dichiara di essere disposto a ritirare emendamento, essendo sufficiente come tutela del Consiglio comunale nei confronti della Corte dei conti una dichiarazione a verbale da parte del vicesindaco o dell’assessore Ialacqua, in cui dicano che entro l’anno provvederanno a recuperare i 36 mila euro che confluiranno in quel fondo.

 

Nessuno potrà più dire che si fanno pagare ai cittadini cifre non pertinenti e non riconducibili alla tariffa.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Trischitta. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE TRISCHITTA, soddisfatto del contenuto dell’intervento del collega appena intervenuto, chiede comunque all’assessore Ialacqua spiegazioni sulla suddivisione della somma, su come sarà sostenuta e sulle relative competenze.

PRESIDENTE dà la parola all’assessore Ialacqua.

ASS. IALACQUA fa presente che l’Amministrazione ha accolto favorevolmente la proposta venuta da diversi gruppi consiliari, anche perché i costi relativi al verde sarebbero stati costi impropri e non calcolabili né inseribili, per legge, in una perizia riguardante la gestione dei rifiuti. La suddivisione è frutto di un’analisi fatta imputando al costo “manutenzione ville ed aree a verde” l’effettivo intervento del personale sulla cura e la manutenzione del verde, distinguendolo dalla “pulizia Ville” che consiste nello spazzamento delle aree verdi e della passeggiata a mare, di competenza sempre dell’ATO.

Non vi sono altre voci sul tema del verde, proprio perché la gestione effettuata da MessinAmbiente riguarda soltanto la scerbatura filo strada e non la gestione di aree verdi attribuita invece all’ATO 3. Altri interventi effettuati in passato su aree verdi, derivavano da affidamenti dati a cooperative e non tramite MessinAmbiente. Precisa che non vi sono altre cifre collegate alla gestione diretta del verde.

PRESIDENTE mette in votazione l’emendamento n. 4, che viene accolto, presenti 25 consiglieri, favorevoli 20, contrari 1, astenuti 4.

Mette in discussione l’emendamento n. 5, modificativo (il testo è allegato agli atti della segreteria generale), presentato dal consigliere Interdonato. Il dirigente esprime parere contrario perché l’emendamento sarebbe in contrasto con la normativa vigente.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Interdonato. Ne ha facoltà.

ANTONINO INTERDONATO rileva come l’emendamento, adottato anche in altre città d’Italia, comporti un’attenuazione del fenomeno del randagismo, un minor esborso per le casse comunali ed incentivi agli utenti che decidono di adottare un cane, sollecitati anche dalla riduzione della parte variabile relativamente alla tassa sui rifiuti.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere De Leo. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE DE LEO loda l’intento del collega Interdonato, ma a suo avviso non si può barattare una riduzione della tariffa con l’adozione di un cane del canile municipale. Preannuncia il suo voto contrario.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire il consigliere Trischitta. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE TRISCHITTA chiede al dirigente di motivare il suo parere contrario, cioè di precisare per quali motivi l’emendamento contrasta con la normativa vigente. Gradirebbe acquisire l’opinione del Sindaco sull’argomento.

PRESIDENTE dà la parola al dirigente, dottore Dell’Acqua.

DOTT. DELL’ACQUA chiarisce che il contrasto dell’emendamento con la normativa vigente risiede nel fatto che questa prevede unicamente agevolazioni che siano volte ad ottenere un minor conferimento dei rifiuti o che