GIUSEPPE SANTALCO osserva che in questo momento, soprattutto i ragazzi delle periferie, non possono usufruire del servizio di scuolabus e questo sta creando grosse difficoltà fino al rischio di non poter andare a scuola.

L’Amministrazione comunale chiede all’ATM di intervenire sul costo a causa del problema connesso al recupero del 36 per cento. Trattandosi di fasce molto deboli che per legge non possono pagare, l’abbattimento del costo consentirebbe l’utilizzo del servizio a prezzi senz’altro accessibili; ed allora, considerato che l’ATM è uno strumento operativo del Comune, se davvero vuole dimostrare di essere vicina alle esigenze della città, dovrebbe far partire il servizio scuolabus quasi a costo zero, inserendo solo il costo del carburante.

Il Consiglio comunale accetterà di buon grado una tale disponibilità anche perché nel momento in cui l’Amministrazione comunale coinvolge i cittadini nelle

attività di volontariato, non vede perché una azienda partecipata non possa dare il suo contributo con un segnale di cambiamento.

 

GIUSEPPE SANTALCO fa presente che sicuramente il Consiglio sarà vicino all’azienda, perché hanno riscontrato una volontà di cambiamento, anche se non sarà facile cambiare veramente a fronte di incrostazioni decennali.

Sottolinea con foga come significhi venir meno alla funzione principale del controllo, l’aver chiesto alla Regione di finanziare un progetto, nell’ambito dei cantieri di servizio, che renda possibile il controllo dei biglietti sull’autobus.

Ciò significa, infatti, che l’azienda non è in grado di effettuare operazioni di controllo. Si pensa di utilizzare disoccupati che per una misera somma dovranno svolgere il lavoro, quel lavoro che i dipendenti dell’azienda non vogliono fare perché hanno paura di salire sull’autobus ed effettuare i controlli?

Chi sono, quanti sono e cosa fanno gli inabili? Ciascun dipendente deve lavorare! Invita con forza la dirigenza e il commissario a scontrarsi, se è il caso, anche con i Sindacati.

Il Consiglio sarà con l’azienda se farà una battaglia di avanguardia e non più di retroguardia!

L’azienda presenti i programmi da portare avanti ed il Consiglio sarà al suo fianco. Vogliono vedere però segni di discontinuità certi.

Alla luce delle questioni bollenti che sono costretti ad affrontare in questi giorni, come i debiti fuori bilancio milionari dell’ATO, si faccia infine attenzione a non assumere un impegno finanziario annuale diverso da quello che il Comune prevederà in bilancio, perché nessun debito verrà riconosciuto.

 

GIUSEPPE SANTALCO ricorda che i consiglieri comunali svolgono anche la funzione di pubblici ufficiali. Potendosi profilare l’ipotesi di un danno erariale, invita il presidente a verbalizzare  quanto è stato detto e ad appurare, sulla scorta di un’indagine interna, per quale motivo solo dopo 4 anni sia stata inviata una commissione a Catanzaro. Occorre inoltre che il verbale venga trasmesso alla Corte dei conti per evitare che intervenga una eventuale ipotesi di danno erariale. Invita infine l’assessore Cacciola a sollecitare senza indugio alcuno dipendenti, funzionari e dirigenti dell’azienda trasporti, paventando il rischio che debbano pagare di tasca propria: solo così sarà forse possibile  ottenere dei risultati.

GIUSEPPE SANTALCO domanda che fine abbia fatto il progetto della metroferrovia e come si possa collegare a tutto il resto.

Infine, considerato che l’ATM negli anni ha avuto come presidenti e commissari persone di un certo spessore, alla luce delle dichiarazioni ascoltate dall’ingegnere Manna, sarebbe interessante capire qual è il male dell’azienda.