Le discrepanze tra le perizie presentate da Messinambiente e quelle validate dal Comune, hanno raccolto le attenzioni del centrosinistra. I gruppi consiliari del Partito Democratico, Felice per Messina e Progressisti Democratici, puntano anche il dito sull’operato del commissario liquidatore Alessio Ciacci che non esercita il ruolo di “liquidatore” tanto da far dire all’avv. Santalco: . : “A quattro mesi dal suo insediamento nulla è cambiato, tutto sta facendo tranne che il commissario liquidatore. Se si continuerà ad infrangere le regole, ci rivolgeremo al Tribunale civile affinchè individui in commissario che porti alla liquidazione della società”.

Guardando i numeri risulta subito una differenza di circa un milione e tre per le perizie dall’1 gennaio al 30 aprile. Nel periodo dall’1 maggio al 30 giugno, Messinambiente al Dipartimento competente ha presentato una perizia da 6.457.863 euro, cioè circa 1.330 euro in più rispetto a quanto predisposto dal Dipartimento stesso. c’è da registrare anche un incremento mensile di 559 euro del costo mensile.

È evidente come davanti a questi numeri, non possa finire sul banco degli imputati Alessio Ciacci
Sulla sorte delle partecipate come Messinambiente è legato il futuro del bilancio consuntivo 2013: Non si può votare un bilancio senza avere le idee chiare sui conti della massa debitoria delle partecipate e sui debiti fuori bilancio – ha spiegato il capogruppo del Pd Paolo David – se la situazione resterà questa, noi ci asterremo”.

 

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