“DICHIARAZIONI INAPPROPRIATE”
Casa del Portuale, è polemica sulle dichiarazioni dell’assessore Ialacqua
Continuano le polemiche dopo la seduta della X Commissione in merito all’occupazione della Casa del portuale. “Le dichiarazioni dell’assessore Ialacqua sono inappropriate per il suo ruolo”, spiega Piero Adamo. Santalco rincara la dose “Così parla un consigliere non un assessore. E se l’area è un bene pubblico l’assessore al patrimonio Signorino ha l’obbligo di sporgere denuncia”. Ivana Risitano replica: “Chi impegna tempo e creatività per il bene comune merita solo gratitudine”
Sabato, 31 agosto, 2013 – 15:15
Rosaria Brancato

Le dichiarazioni dell’assessore Daniele Ialacqua, alla luce del ruolo che ricopre, ieri in Commissione (vedi articolo correlato) a proposito dell’occupazione della Casa del portuale,  non sono andate giù ai consiglieri di centro destra e centro sinistra che preparano le contromosse. All’ordine del giorno della seduta della Commissione che si occupa dei beni comuni c’era la vicenda dell’occupazione della Casa del portuale e dei murales di via Alessio Valore.

“Per quanto mi riguarda non è un problema di ordine pubblico- ha dichiarato l’assessore Ialacqua- Tra un bene pubblico abbandonato  ed un bene valorizzato preferisco il secondo. Lo scempio non è alla Casa del Portuale, dove andrò stasera, ma le zone abbandonate della città. L’occupazione non è illegalità ma valorizzazione di un bene comune”.

Parole che non sono piaciute ai consiglieri presenti dal momento che le ha pronunciate non un collega consigliere ma un assessore, in rappresentanza dell’amministrazione.

“Posso capire se queste affermazioni le fa un consigliere- commenta il capogruppo di Felice per MessinaGiuseppe Santalco- ma l’assessore Ialacqua è un pubblico ufficiale. Se il reato di occupazione viene continuato nel tempo e l’amministrazione non stigmatizza l’accaduto si corre il rischio di avallare certi comportamenti. Le regole valgono per tutti e anche i reati sono uguali per tutti, sia per chi occupa per disperazione una casa popolare che per chi occupa la Casa del portuale. Da Presidente dell’Iacp ho dovuto far sgomberare alloggi occupati ed era gente disperata, le regole sono le stesse per tutti”.

Lunedì i consiglieri del centro-sinistra affronteranno la vicenda e chiederanno unregolamento per l’uso dei beni comuni che dia modo a tutte le associazioni  di fare richiesta e sapere in che termini sarà possibile usufruirne. L’amministrazione sta già lavorando a due delibere sull’argomento.

“L’assessore al patrimonio Signorino- prosegue Santalco- se stiamo parlando di un bene pubblico ha l’obbligo di presentare una denuncia se viene occupato. Noi diciamo, fate un regolamento e diamo spazi a tutti”.

Chi vuol avviare una seria riflessione sulla gestione dei beni comuni è Ivana Risitano,consigliere di Cambiamo Messina dal Basso che affida a Facebook alcune valutazioni su quanto accaduto in X Commissione: “Ho sentito, ieri, chiedere tolleranza zero verso chi dovesse esercitare la street art in luoghi e modi non regolamentati. Anch’io vorrei tolleranza zero: ma la vorrei verso lo stupro che del territorio fanno le colate di cemento,  verso chi lascia intere zone cittadine nello squallore, verso il grigio di aree devitalizzate, verso lo stato di abbandono di edifici strappati alla collettività. Verso chi, invece, impiega il proprio tempo, le proprie energie, la propria creatività, per restituire bellezza a luoghi abbandonati e riconsegnarli alla collettività, vorrei solo gratitudine”.

Dal fronte centro-destra si vuol ribadire che non è in atto una guerra tra buoni e cattivi, ma si è di fronte ad un momento di confronto che può servire per cambiare le cose. Dall’eccezione si deve tornare alla normalità dopo averla migliorata.

“Non è una contrapposizione tra libertà e oppressione- spiega Piero Adamo, Siamo Messina- tra il grigio della burocrazia e i colori della libertà. Noi non siamo per l’oppressione dell’arte ma per il rispetto delle regole. Dove non ci sono regole vige la legge del più forte. Facciamo le regole, diamo spazi a tutti i writer, oltre quei limiti però deve valere tolleranza zero. Altrimenti domani qualcuno potrebbe dipingere il Catasto o il Comune perché bianco è troppo triste”.

Anche il Pdl ha in cantiere l’approfondimento della vicenda ed ha in programma alcune iniziative per la prossima settimana.  “Quanto all’assessore Ialacqua ha fatto dichiarazioni inappropriate per il suo ruolo”, conclude Adamo.

“Il diritto si evolve, spinto e sospinto dalla vita vera- scrive ancora la Risitano a proposito del dibattito sulle regole- E molti di quelli che per noi oggi sono diritti acquisiti sono passati attraverso pratiche di dissenso, di denuncia, di lotta, di illegalità. Credo che, mentre noi impieghiamo,  ore ed ore per parlare di come regolamentare la vita dentro un edificio per anni abbandonato e restituito oggi alla città, sprechiamo un’occasione per lavorare sulla costruzione di nuovi strumenti di democrazia e nuove possibilità di fruizione dei beni e vita in comune”.

Ed è proprio sul terreno delle nuove possibilità di fruizione dei beni  che si svilupperà nei prossimi giorni il dibattito. L’assessore Ialacqua ha annunciato che la giunta sta lavorando a due delibere (una delle quali proprio per i writers) ed anche il Consiglio comunale vorrà farsi partecipe con proposte e suggerimenti.

“Non ci stiamo a passare per i cattivi che opprimono la creatività- conclude Piero Adamo-Ne ho discusso anche con la Risitano, siamo pronti a discutere un regolamento. Prima si fa il regolamento e si indicano  i luoghi e i modi affinchè tutte le associazioni possano usufruirne e poi si stabilisce che al di là di quelle aree ogni intervento è illegale”.

Rosaria Brancato