GIUSEPPE SANTALCO esprime un voto favorevole sull’emendamento, riservandosi un intervento più articolato al momento della votazione finale della delibera,
GIUSEPPE SANTALCO, nel richiamare un ricordo familiare legato alla sua infanzia ed in particolare una pittoresca espressione utilizzata da un suo avo, ringrazia preliminarmente il suo gruppo e quindi i consiglieri Cardile e Cantali. Il loro gruppo è uno dei pochi presenti oggi nella sua totalità e ciò ha il significato preciso di un comportamento adottato quale atto di responsabilità e di amore nei riguardi della città.
Ciò detto, fa presente che sono arrivati alla situazione presente perché tutti i capigruppo hanno ritenuto che fosse arrivato il momento di sedere intorno ad un tavolo e proporre all’Amministrazione quelle che sin dall’inizio erano state le loro preoccupazioni tecniche non dipendenti da alcun preconcetto. Temevano infatti che l’articolo 21, così come originariamente impostato, potesse inficiare l’intera impalcatura della nuova tassa.
Nell’interesse della città hanno allora individuato una soluzione, lavorando sì con l’Amministrazione ma guardando in prospettiva.
Non può infatti augurarsi che diventi Sindaco Felice Calabrò e che, come Sindaco, possa però ritrovarsi ad operare in una città allo sbando, priva di bilancio, previsionale e consuntivo, priva del nuovo regolamento sui tributi!
Dà atto all’Amministrazione di aver fatto di tutto per pervenire ad una soluzione nell’interesse della città. Giudica certo specioso l’atteggiamento di un intero gruppo consiliare, che per la verità aveva sempre dimostrato la volontà di lavorare insieme. In politica vi sono però i segnali di fumo: probabilmente quello odierno è un segnale di fumo, senza per questo voler entrare nelle logiche politiche che albergano in un gruppo o in un altro. Si è però parlato parecchio di un assessore che ancora “non arriva”. In ogni caso, ciascun gruppo ha le proprie logiche e si assume le proprie responsabilità!
Ciò detto, fa presente che la loro opposizione non è stata mai preconcetta: in maniera leale e trasparente hanno criticato alcuni comportamenti non condivisi del Sindaco, così come sui fatti reali sono stati e sono vicini all’Amministrazione nella ricerca delle giuste soluzioni da dare ai problemi. Hanno avviato un cammino, che si augura li veda attivamente impegnati nei prossimi mesi.
Non può però non chiedersi, visto che questa sera “alcuni topi sono scappati”, cosa succederà quando dovranno esaminare ed approvare i bilanci preventivo e consuntivo?
Un criterio oggettivo, adottato nell’interesse della città, deve vedere coinvolti tutti i gruppi. In questa fase, in particolare, tutti i consiglieri si sono impegnati, anche decidendo di “turarsi il naso” al momento del voto, perché ritenevano che questa nuova tassa dovesse comunque andare in porto!
Il Consiglio ha svolto una funzione di stimolo per far partire immediatamente la raccolta differenziata: sono passati da una politica parlata ad una politica concreta!
Segnala peraltro alcuni aspetti da non sottovalutare, nella considerazione che occorre non creare legittime aspettative che poi non si riescono a rispettare.
Vengano allora forniti indirizzi puntuali ai dipendenti che lavorano alle isole ecologiche perché siano in grado di dare risposte certificate a quei cittadini che conferiranno la differenziata.
Importante è infatti che chi finalmente riesce a fare la raccolta differenziata e si sposta per andare a conferire i materiali, si ritrovi con uno scontrino in mano.
Un altro preciso indirizzo che ha inteso indirizzare all’Amministrazione, già codificato con un atto di indirizzo, attiene alla necessità che tutti i privati autorizzati dalla Regione vengano convocati rapidamente dall’assessore Ialacqua, per trovare le giuste soluzioni finalizzate all’allargamento della platea dei soggetti presso i quali si possa conferire il materiale della raccolta differenziata.
Condivide poi l’impostazione dell’Amministrazione, per cui in corso d’opera non si sarebbe potuti passare dalla nuova tassa alla vecchia, dalla TARES alla TARSU. Il bilancio di previsione e lo stesso piano di riequilibrio che con fatica la Ragioneria sta cercando di approntare, avrebbero infatti avuto difficoltà a sopportare un ulteriore gravame del 33 per cento. L’Amministrazione ha sposato un percorso politico di cui hanno preso atto.
I consiglieri hanno fatto la loro parte politica inserendo degli elementi che hanno ritenuto utili per la città: non vi sono né vinti né vincitori, ma vi è un regolamento sicuramente perfettibile.
Ritiene che fino a questo momento abbiano compiuto un bel percorso: non devono gettare la spugna, ma devono continuare con lo stesso spirito con cui hanno iniziato, sollecitando l’Amministrazione per quelle cose che ritengono debbano essere fatte, e collaborando con l’Amministrazione nell’interesse della città, perché nessuno possa domani venire a dire al Consiglio che si è messo di traverso rispetto a delibere predisposte nell’interesse della città!
Tutti i capigruppo hanno fatto il loro dovere!
La politica ha certamente delle regole: sono stati votati da una parte della cittadinanza e devono svolgere il loro ruolo, senza dimenticare quelle responsabilità che li deve caratterizzare.
Sono vicini all’Amministrazione allorché l’Amministrazione valuta le loro richieste di carattere generale nell’interesse della città.
Tutto ciò vale soprattutto in un momento quale quello che oggi vivono: hanno di fronte due mesi difficilissimi e per questo devono sollecitare l’Amministrazione rispetto ai tempi del bilancio consuntivo e del bilancio di previsione. Il ragioniere generale scrive moltissime lettere ed arrivati al mese di novembre i dirigenti ancora non rispondono precisando le richieste dei loro dipartimenti.
Ritiene che il direttore generale debba mettere a punto questo sistema: si diano degli obiettivi precisi e misurabili, si pesino gli uffici dirigenziali! Ognuno deve rispondere per quello che produce!
Infine, non lascino da solo il dipartimento tributi: devono adottare la politica del “pagare tutti per pagare meno”! Si riserva, all’inizio del prossimo anno ed allo scopo di dare la possibilità al dottore Dell’Acqua di fare tutti gli aggiustamenti necessari, di chiedere un esame della congruità tra utenze che pagano la nuova tassa, la TARES, e gruppi, capifamiglia e famiglie, per accertare in che modo questi dati si incrocino.
Sa benissimo che non è facile “entrare” e modificare la realtà di alcuni dipartimenti da sempre considerati “da abbandonare” da tutte le Amministrazioni succedutesi: i tempi sono però cambiati. Le entrate proprie sono lo strumento per risollevare questo Ente!
Hanno quindi fatto due richieste: rafforzare il dipartimento patrimonio e rafforzare il dipartimento tributi. Passati alcuni mesi, prenderanno atto di quanto nel tempo si sarà fatto!
Se fra due mesi non sarà fatto nulla di tutto questo, il dottore Dell’Acqua potrà mettere da parte gli obiettivi fissati perché non gli saranno stati dati gli strumenti idonei per operare.
GIUSEPPE SANTALCO confessa di essersi sentito offeso nella sua attività di consigliere allorché la collega Lo Presti ha fatto intravedere che lui, come capogruppo, avrebbe operato pressioni sul vicesindaco. Non le consente di dire questo perché non ha fatto alcuna pressione sull’Amministrazione, ha solo avanzato proposte poi accolte.
Crede che con questa sinistra massimalista non si andrà da nessuna parte, la storia dimostra che non ha capacità di governare e che non si rende conto di quanto sia difficile farlo. Si scusa con il vicesindaco se ha dato l’impressione di aver esercitato delle pressioni.