Data la grave carenza idrica che affligge la città è stato richiesto di ricorrere all’acquedotto Alcantara al posto di quello di Fiumefreddo


GIUSEPPE SANTALCO, CONSIGLIERE COMUNALE
MESSINA | Da diverse settimane, la città soffre di una grave carenza idrica conseguente al calo delle risorse idriche provenienti da Fiumefreddo con una riduzione di 250 litri al secondo che sta costringendo l’Amam a razionalizzare la distribuzione d’acqua con gravi disagi per i cittadini. Siamo solo a Giugno e presumibilmente la situazione potrebbe aggravarsi nei mesi estivi.
Il consigliere comunale, Giuseppe Santalco sollecita l’amministrazione comunale ad intervenire per affrontare la questione in termini risolutivi. Da due anni, Santalco evidenzia, anche con documenti fotografici, che Siciliacque sversa l’acqua proveniente dall’Alcantara nel Torrente Giampilieri, con una portata che si può quantificare in 100/150 litri al secondo perché non può più fornirla all’Amam.
L’Amam, a sua volta, ha sostenuto di non poter acquistare l’acqua fornita da Siciliacque a 0.65 euro al metro cubo, infatti, per quella proveniente da Fiumefreddo paga 0.34 euro al metro cubo. “La situazione non è più tollerabile. Messina si deve riappropriare dell’acquedotto dell’Alcantara e la classe politica cittadina deve indurre Siciliacque a far pagare un prezzo politico –scrive Santalco- Pertanto, nell’interesse della città, invito l’amministrazione a far diventare la questione dell’Alcantara come prioritaria per la città, inducendo la Regione ad affrontare la questione con Siciliacque, convocando urgentemente un tavolo tecnico che possa definire un costo politico dell’acqua, anche con un contributo da parte della Regione stessa”.

 

http://www.messinaoggi.it/News/Cronaca/2014/06/16/Tavolo-tecnico-per-l-acquedotto-Alcantara-15276.html