Il capogruppo di “Felice per Messina” spiega le motivazioni che l’hanno spinto a compiere il suo gesto nei confronti del sindaco

Ecco la motivazione che ha spinto il capogruppo di “Felice per Messina”, Peppuccio Santalco, ad apporre la sua firma alla sfiducia nei confronti del sindaco Renato Accorinti.

“La responsabilità che da sempre ha contraddistinto la mia condotta in politica,oggi mi suggerisce (anzi mi impone) di apporre la mia firma alla dichiarazione di sfiducia già sottoscritta da diversi miei colleghi. Questa decisione è maturata con sofferenza,ma anche con consapevolezza . Non ho nulla da rimproverarmi. Da avversario ho sostenuto il percorso dell’amministrazione sulle opzioni economiche-finanziarie. Non ho mai fatto mancare nè la mia presenza,nè il mio contributo propositivo anche quando critico. Non sono ,tuttavia,più disponibile ad accettare e subire una crassa propaganda che getta fumo negli occhi di tutti i cittadini,nè rendermi complice di scelte scellerate come quella da ultimo registrata con la chiusura di ben 38 scuole. Peraltro,la totale solitudine in cui desidera amministrare Accorinti e la sua squadra nella relazione con i governi regionali e nazionali non mi persuade affatto. La visione sulla città deve essere condivisa;in questa direzione,continua a mancare ogni sensibilità intesa a coinvolgere tutte le categorie sociali e le forze politiche. Pertanto,con questo atto desidero contribuire ad aprire un capitolo di discussione perchè partiti e movimenti per un verso ,e tutte le altre Istituzioni per altro verso, si esprimano compiutamente sulla opportunità o meno di mantenere in vita una esperienza drammaticamente deficitaria. Il mio è in sostanza un invito ad un momento di ampio confronto affinchè il Consiglio Comunale si possa definitivamente esprimere, dopo aver ascoltato diffusamente la comunità in tutte le sue espressioni”.