Il consigliere di Felice per Messina deluso dalle risposte di Ciacci circa l’articolo tredici del contratto di consulenza di Rossi

Il consigliere comunale Giuseppe Santalco (Isolino Foto)

MESSINA | Gesto di protesta del consigliere comunale di Felice per Messina Giuseppe Santalco, che stamani ha abbandonato per protesta la seduta della commissione consiliare per l’Ambiente. Il gesto polemico del consigliere del centrosinistra, nasce dalle risposte evasive che il commissario liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci, ha dato circa l’articolo 13 del contratto di collaborazione con consulente Rafael Rossi.
La perplessità di Santalco, nasce dal passaggio recitato dall’articolo che afferma: “Per atto così espresso, in considerazione della particolare qualità ed esperienza del collaboratore, i risultati del progetto in questione resteranno di sua specifica competenza e proprietà, con la precisazione che saranno disponibili ad uso di Messinambiente in vigenza di progetto o di ulteriori sviluppi operativi in sinergia con il collaboratore. Potranno, altresì, essere resi disponibili, in futuro dall’odierno collaboratore, alle esigenze del Comune di Messina in forza di specifici eventuali diverse ulteriori collaborazioni con il Dott. Rossi potrà essere chiamato dall’Ente medesimo”.

Le risposte poco chiare di Ciacci in merito non sono piaciute a Santalco: “L’interpretazione che do io è abbastanza chiara – ha dichiarato – Rossi può consentire a Messinambiente e al Comune di avvalersi del suo progetto solo in caso di una collaborazione, senza che possa essere continuato da un ipotetico successore, come se fossimo in presenza di un brevetto. Siamo in presenza di un contratto co.co.pro. quindi una volta eseguito il progetto rimane di proprietà di mMesisnambiente”