Ciacci e RossiClima teso di Fp Cgil e del consigliere comunale Giuseppe Santalco contro i vertici della Messinambiente.

Il sindacato scrive in una nota: “Se veramente, così come sbandierato in conferenza stampa qualche ora prima dell’incontro avuto con i rappresentanti sindacali, la volontà è quella di cambiare le cose, è il caso che il liquidatore della Messinambiente, Alessio Ciacci, e il suo “braccio destro”, Raphael Rossi, abbiano la capacità di mantenere delle vere relazioni sindacali. L’atteggiamento arrogante assunto durante il tavolo e la decisione dei manager di abbandonare, immotivatamente, la discussione, non è accettabile. Attendiamo scuse ufficiali”.

“Fino ad oggi – continuano i sindacalisti Crocè e Pino – abbiamo ascoltato con pazienza gli annunci di Ciacci, ecco perché non accettiamo che al momento del primo vero confronto, abbandoni il tavolo di confronto, durante l’intervento di un lavoratore. In tante occasioni la Fp Cgil si è detta favorevole e pronta a collaborare per un taglio netto con il passato, ma il modo non è sicuramente quello di alzare un muro con il sindacato e i lavoratori. Anche perché, finora, nulla di diverso stiamo osservando. Abbiamo chiesto trasparenza – affermano Crocè e Pino – ma ancora oggi non abbiamo idea del numero dei consulenti, dei dirigenti e dei compensi percepiti a qualsiasi titolo. Abbiamo chiesto puntualità nel pagamento degli stipendi ma di puntualità neanche l’ombra. Non ci sono i mezzi per la raccolta e si addossano le responsabilità sui lavoratori, abbiamo chiesto organigramma dell’azienda e il rispetto delle relazioni sindacali e apprendiamo dalla stampa di attribuzione di livelli e super minimi. Per non parlare della mobilità di alcuni lavoratori che sono stati adibiti in compiti amministrativi e adesso, ciliegina sulla torta, con il comportamento assunto, i vertici aziendali pensano di poter fare tutto secondo i loro criteri. Ebbene, non funziona così. E come Fp Cgil non siamo disposti che a pagare debbano essere le maestranze, noi non abbiamo scheletri negli armadi. In questi anni la Fp Cgil è stata in trincea per difendere l’azienda pubblica i lavoratori e i cittadini”.

Chiaro l’ultimatum lanciato dalla Fp CGIL: “Chiediamo di essere nuovamente e immediatamente convocati, e in quell’occasione pretendiamo le scuse ufficiali di Alessio Ciacci e Raphael Rossi. Altrimenti, stavolta, saremo noi a voltare le spalle”.
Il consigliere comunale della lista Felice per Messina, Giuseppe Santalco ha abbandonato la Commissione Consiliare per protesta nei confronti del Commissario Liquidatore di Messinambiente. “Oggetto della controversia insorta in Commissione è la circostanza – segnala Santalco – che ho chiesto al Dott. Ciacci che ha sottoscritto il contratto del Consulente Dott. Rossi l’interpretazione della clausola del contratto (art. 13) dello stesso che così recita:
“Per patto così espresso, in considerazione della particolare qualità ed esperienza del collaboratore,i risultati del progetto in questione resteranno di sua specifica competenza e proprietà,con la precisazione che saranno disponibili e ad uso di Messinambiente in vigenza di progetto o di ulteriori sviluppi operativi in sinergia con il collaboratore. Potranno, altresì,essere resi disponibili, in futuro dall’odierno collaboratore, alle esigenze del Comune di Messina in forza di specifici eventuali diverse ulteriori collaborazioni con il Dott. Rossi potrà essere chiamato dall’Ente medesimo.”
Vista l’importanza della clausola contrattuale era necessaria una interpretazione autentica da parte del sottoscrittore del contratto, e quindi a colui che lo ha condiviso (Dott. Ciacci) , il quale non ha dato alcuna interpretazione autentica , rimandando al contenuto dell’art. 13.
Ricordo che trattasi di un contratto di co.co.pro. e quindi il progetto , una volta eseguito e svolto, rimane di proprietà di Messinambiente che se ne può avvalere in qualsiasi sede ed anche oltre la durata del rapporto di collaborazione con il Dott. Rossi così come il Comune di Messina si può avvalere , anche dopo la durata del contratto dell’attività progettuale posta in essere e pagata al Dott. Rossi.
La mia interpretazione va nel senso che il Dott. Rossi può consentire a Messinambiente ed al Comune di avvalersi del suo progetto solo ed esclusivamente tramite una sua collaborazione diretta e,quindi,in caso di cessazione o mancato rinnovo quel progetto non potrebbe essere continuato né dal Comune né da Messinambiente come se si trattasse di un’opera di ingegno o di un brevetto.
Se questa dovesse essere l’interpretazione allora la clausola contrattuale dovrebbe essere rivista per evitare che il Dott. Rossi possa continuare ad essere oltre i 6 mesi previsti consulente di Messinambiente,ovvero in caso di recesso o abbandono la società non potrà continuare l’attività prevista nel progetto iniziale.
Volevo solo avere un’interpretazione diretta ma il silenzio del Dott. Ciacci sicuramente non è servito a fugare i miei dubbi.
Fra l’altro,vista la delibera n° 58 della Corte dei Conti è stato consigliato al Dott. Ciacci di evitare di sottoscrivere contratti con nuovi collaboratori visto il diniego della Corte all’assunzione di spese.”

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