GIUSEPPE SANTALCO ringrazia, in premessa, i colleghi che hanno aderito alla sua proposta di deliberazione e quanti hanno partecipato ai lavori odierni della I commissione; una proposta la cui trattazione in questa seduta prima della sospensione dei lavori d’Aula per le prossime elezioni europee, al fine di non rinviarne l’approvazione e vanificarne l’intento, gli ha impedito però di farne opportunamente copia per tutti colleghi.

In occasione di alcune recenti audizioni dei dirigenti, si è potuto constatare che molti di questi disconoscevano la delibera consiliare di approvazione del conto consuntivo 2012, emendata dal Consiglio con indicazioni precise all’Amministrazione; e, segnatamente, proprio il dirigente del dipartimento delle società partecipate, cui avevano rivolto certi indirizzi, non ne era al corrente. Ecco l’esigenza di fare ora partecipi della deliberazione della Corte dei conti tutte le componenti dell’Ente, tanto più che in questi giorni si apprende dai mass media della volontà di procedere alla nomina di consulenti all’ATM ed a MessinAmbiente. La sua preoccupazione è che vi siano “schegge impazzite” di questo Comune che, nonostante le disposizioni per l’applicazione della deliberazione della Corte che certamente il segretario generale impartirà, possano agire senza tenerne conto; ed il Consiglio, destinatario della stessa deliberazione, non può restare a guardare.

L’Amministrazione, peraltro, è stata sentita in audizione dalla Corte dei conti il 14 aprile, ma non ha visto accogliere evidentemente tutte le sue deduzioni; ad ogni modo, di questa audizione e del suo contenuto i consiglieri comunali non hanno avuto conoscenza alcuna.

Rilevato come si continui ad affermare in continuazione che il Comune sarebbe una “casa trasparente”, cosa sarebbe allora costato trasmettere al presidente della commissione e al presidente del Consiglio una semplice lettera di ricognizione degli atti messi a disposizione della Corte dei conti? Di fatto, dopo, solo dopo, hanno saputo dell’adunanza del 14 aprile!

Forte della sua esperienza, considerato che in un guazzabuglio generale di responsabilità non è facile capire dove finisca la responsabilità dell’Amministrazione ed inizi quella dei consiglieri, ha ritenuto opportuno predisporre e sottoporre all’attenzione dell’Aula uno specifico atto di indirizzo, una sorta, alla fine, di “copia e incolla” che ha preso spunto dai 15 punti di criticità evidenziati proprio dalla Corte dei conti e dall’emendamento del Consiglio comunale, elemento quest’ultimo che testimonia il fatto che il Consiglio si era già fatto carico di recepire le istanze pervenute dai revisori dei conti! Tutto ciò a futura memoria!

Non sa poi se in sede di adunanza qualcuno abbia tranquillizzato i giudici della Corte facendo presente che anche il Consiglio era intervenuto sulla materia con specifici indirizzi!

Siccome la sua esperienza lo induce a pensare che è sempre meglio che la storia sia raccontata da una documentazione probante, ha ritenuto necessario richiamare proprio quell’emendamento con il quale il Consiglio ha fatto riferimento ai revisori dei conti, oltre ad alcuni interventi dell’Amministrazione. Va in ogni caso rilevato come, sebbene l’Amministrazione sia intervenuta su alcuni punti nel tentativo di raddrizzare la situazione, la Corte non abbia però ritenuto esaustivi una parte degli interventi messi in campo.

Il sottoscritto non si opporrebbe poi certo alla volontà dell’Amministrazione e del Consiglio di integrare la delibera con emendamenti che precisino quanto è stato fatto. Più trasparenza c’è negli atti, meglio è: sono tutti nella stessa situazione!

Quando richiama il direttore generale e l’assessore in relazione al tema “partecipate”, lo fa perché, nonostante alcune direttive dell’Amministrazione, alcuni comportamenti ed atti vanno in senso contrario, e non a caso ha parlato di tecnocrazia all’interno dell’ATM e di MessinAmbiente! Occorre che semplicemente il Consiglio predisponga e approvi questo atto di indirizzo, chiedendo all’Amministrazione di intervenire nei riguardi di dirigenti ai quali sono precluse spese di qualsivoglia natura, dovendosi velocemente intervenire per eliminare e mitigare le criticità ed entro 60 giorni presentarsi alla Corte dei conti!

Non sa peraltro se entro 60 giorni l’Amministrazione presenterà il piano di riequilibrio o una delibera che, nel rifare la storia di quanto accaduto, spieghi come si vogliano superare le criticità.

Ricorda che i consiglieri non fanno atti di gestione ma votano sulla scorta di ciò che viene presentato dall’Amministrazione. Il sottoscritto vota le delibere solo perché nelle stesse è riportato il parere di regolarità contabile e di legittimità del segretario generale, del dirigente proponente e dei revisori dei conti!

La delibera è formata dagli uffici e, supportata dal parere dei dirigenti, viene presentata al Consiglio comunale. Sottolinea come la delibera in oggetto vada nel segno della tutela del Consiglio comunale: mettono su carta ciò che hanno fatto e vengono riportati atti pubblici! Approvata la delibera, il presidente del Consiglio dovrà trasmetterla all’Amministrazione, a tutti i dirigenti ed alla Corte dei conti. Faranno conoscere a tutti la volontà del Consiglio comunale!

Va detto purtroppo che gli stessi dirigenti fanno nascere delle preoccupazioni. A fronte di un dirigente che candidamente ammette di non conoscere un importante atto deliberativo, non vorrebbe che alla fine a fare le spese di questo stato di cose fossero i consiglieri comunali che, al di là dei costi della politica di cui tanto si parla, si assumono importanti responsabilità con un ritorno economico irrisorio a fronte dell’impegno profuso in commissione e in Consiglio. Se a ciò aggiungono la responsabilità contabile, ebbene, la responsabilità va molto oltre!

Non pensa che la delibera in oggetto potrà totalmente tranquillizzare il Consiglio, a fronte oltretutto dell’indagine della Procura sugli anni pregressi, però è importante mettere in campo attività prudenziali, attività quasi dovute, anche per rispondere a chi dovesse accusarli di non approfondire le delibere che arrivano dall’Amministrazione.

Ringrazia i consiglieri per l’attenzione e ringrazia in particolare il consigliere Mondello che, insieme a diversi altri consiglieri, rappresenta la memoria storica ed ha voluto integrare la delibera con una serie di emendamenti.

Ricorda infine che consiglieri del passato, alcuni dei quali molto attenti, già nel 2012 con attenzione guardavano alla materia, tanto da creare i presupposti perché venissero approvate le delibere 17/C e 102/C, simili alla delibera oggi proposta. Niente di nuovo quindi! Si augura che l’Amministrazione possa veramente tranquillizzare il Consiglio con riguardo al tema  delle società partecipate.

Richiama allo scopo un emendamento riguardante una precedente delibera. Va detto, peraltro, che purtroppo le delibere spesso rimangono carta straccia e di ciò bisogna che ci si assuma la responsabilità!

Chiede al vicesindaco o al direttore generale di dare espressamente garanzie al Consiglio rispetto a quelle precise direttive che si intendono impartire a qualsivoglia tipo di responsabile, che si tratti di un presidente o di un commissario liquidatore, anche in base a quei principi del controllo organico che regolano i rapporti tra Amministrazione e società partecipate.

Chiede altresì espressamente se l’Amministrazione voglia chiedere alla società MessinAmbiente e all’azienda trasporti di evitare di prendere impegni e sottoscrivere contratti relativamente a figure professionali, che potrebbero forse essere utili in questo momento, ma per le quali non si può comunque fare a meno di sottostare a quanto previsto dalla legge e a quanto richiamato puntualmente dalla Corte dei conti!

In questo momento si può fare riferimento solo a risorse interne, senza impegnare risorse per nuovi consulenti o supermanager! Ringraziati nuovamente i consiglieri, rileva che l’Amministrazione ha la potestà di integrare questa delibera. Analizzeranno eventuali emendamenti anche dell’Amministrazione. Ringrazia il presidente della prima commissione, per la sensibilità dimostrata, per le approfondite e serene argomentazioni sviluppate nell’interesse generale del Comune. Ricorda che hanno per lungo tempo approfondito la tematica, a testimonianza del fatto che il ruolo assolto in sede di commissione e di Consiglio, è un ruolo di grande responsabilità ed impegno.

A fronte di delibere di tale natura, il Consiglio esprime una grande responsabilità: lavorare in commissione, come fatto per lungo tempo questa mattina, è il segno dell’autorevolezza di questo Consiglio, dei presidenti delle commissioni e di tutti i componenti delle commissioni!