GIUSEPPE SANTALCO (Gruppo Felice per Messina) evidenzia, in premessa, l’importanza della seduta odierna, che fa onore al presidente del Consiglio, e come questa tematica sia stata finora trattata dall’Amministrazione “a macchia di leopardo” senza cercare il coinvolgimento del Consiglio comunale e della città: un ringraziamento, quindi, al presidente Barrile per aver dato modo a tutti loro di confrontarsi con la società con a cuore il futuro. Lo sviluppo di Messina.

La politica deve riappropriarsi del suo ruolo facendosi carico delle istanze che si sono rappresentate qui; da decenni questi argomenti sono in discussione in certi ambienti. Si sta parlando del futuro di una città che attraversa una fase in cui è sempre più abbandonata dalle altre Istituzioni, futuro nel quale non si può pensare ad una soluzione che sia una “fusione fredda” calata dall’alto, dalla Regione, ma un percorso di condivisione che parta dal basso, dai territori, facendo di questa casa comunale il luogo in cui prendere insieme le decisioni. Quando a febbraio la Regione tratterà l’argomento, i Comuni dovranno farle sentire sul collo il loro fiato. Sta a tutti loro far capire al Presidente della Regione che la città metropolitana è un argomento su cui c’è la condivisione del territorio e, citate le incongruenze della legge regionale e come il disegno di legge in discussione al Parlamento abbia spinto il Sindaco di Catania ad imporre al Governo nazionale una “finestra” che apre alle Regioni a Statuto speciale, con la previsione dell’adeguamento di queste alla legislazione nazionale, che bisogna creare osmosi tra l’azione dello Stato e ciò che si vuole realizzare in Sicilia. E a tal fine sollecita il presidente a fare un ulteriore sforzo prevedendo un percorso finalizzato a trovare una sinergia tra tutti gli attori interessati, per cercare la disponibilità degli altri Comuni sul progetto.

Si dovranno mettere insieme le forze sociali, i 51 Comuni, la deputazione messinese attorno al progetto di città metropolitana, tanto più in considerazione della particolare attenzione che il PON e lo Stato riversano nei confronti degli ambiti territoriali vasti, mettendo in campo risorse per il lavoro e lo sviluppo imprenditoriale. Il presidente organizzi un’altra seduta aperta del Consiglio per coinvolgere il Presidente Crocetta e il Ministro D’Alia in questa battaglia. Bisognerà passare ai fatti, dare gambe al progetto perché cammini, e l’Amministrazione non potrà non stare accanto a loro per vincere.