GIUSEPPE SANTALCO osserva che sono pochi gli elementi forniti dall’assessore al fine di dare un giudizio e comunque ha la sensazione che questa Amministrazione voglia venire meno a determinati obblighi che le spettano per legge. Dare alle scuole tutta la gestione dei servizi mensa e scuolabus può comportare il rischio di creare figli e figliastri.

Rileva come l’Amministrazione, con il bando di gara, con il controllo dei pasti, con le diete, con la salubrità dei luoghi, sia nelle condizioni di fornire una garanzia maggiore al cittadino, che sa che in tutta la città opera la stessa ditta e che in tutta la città non vi sono ragazzi trattati in maniera diversa a seconda dell’organizzazione di una scuola o di un’altra.

Riterrebbe pertanto più opportuna una presenza capillare della mensa scolastica organizzata dal Comune in tutte le scuole della città di Messina.

Per quanto riguarda il servizio di scuola bus, non ha compreso se i ragazzi dovrebbero utilizzare l’autobus di linea per andare a scuola.

Vorrebbe allora capire in che modo sono stati utilizzati da sempre gli scuola bus: chiede se si ponga un problema di mancanza di autisti, di autobus o di rapporti con l’azienda trasporti.

Se l’Amministrazione deve aiutare l’azienda trasporti ad uscir fuori dalla palude, non vede perché l’azienda trasporti non debba fare uno sforzo per garantire questo servizio al Comune.

Si riserva di entrare più nel dettaglio di una tematica sicuramente complessa. Quando già in un recente passato ebbe modo di dire che devono avere un quadro complessivo delle risorse necessarie, oggi vi è la prova che un determinato settore della pubblica amministrazione, quello dei servizi sociali e dei servizi comunque forniti ai cittadini, corre il rischio di non avere risposte adeguate per mancanza di risorse collegate al bilancio.

Bisognerà farsi carico di garantire le necessarie poche risorse ai servizi essenziali: quello della mensa e del trasporto pubblico è un servizio essenziale.

Tutti devono contribuire per la parte di compartecipazione. Si augura che il dipartimento, come fatto negli anni passati, attui un controllo capillare degli ISEE che vengono presentati, attraverso la Guardia di finanza e l’agenzia delle entrate, affinché non vi siano furbi che vadano a danneggiare le famiglie che avrebbero veramente bisogno.

Ritiene che qualsiasi innovazione venga proposta, devono operare in maniera sperimentale in modo da aver sempre la possibilità di recuperare e tornare anche indietro.