GIUSEPPE SANTALCO osserva che oggi si è assistito ad una replica da parte di un Sindaco che sembra vivere in un suo mondo, ma qui si è al Comune di Messina e non alle Nazioni Unite o al Parlamento.

Se i regolamenti prevedono che si indossi la giacca e la cravatta hanno una loro logica istituzionale e oggi il Sindaco si deve attenere a quelle regole. Egli ha sprecato più di un’ora per rispondere solo al suo egocentrismo, sottraendo tempo ad argomenti importanti come i servizi sociali, dei quali ha parlato solo perché sollecitato in tal senso dalla collega Sindoni.

Il Sindaco è stato da sé stesso costretto a parlare pochissimo di questioni che interessano veramente la città! Ancora una volta ha poi mostrato il “ramoscello d’ulivo”, come fa ogni volta che viene in Consiglio! Nella vita bisogna però essere pratici e consequenziali e quindi chiede per quale motivo Sindaco e Giunta non abbiano posto in essere quella collaborazione istituzionale costantemente richiesta!

L’Amministrazione ha presentato gli atti sempre all’ultimo minuto, come accade per le delibere TASI e TARI da approvare all’ultimo momento, senza che si sappia ancora ora che fine faranno questi atti fondamentali! Era stato detto che i bilanci sarebbero stati presentati i primi mesi dell’anno e li stanno ancora aspettando! Tutti gli atti presentati dall’Amministrazione ritornano indietro! Andrebbe chiesto cosa succede nella Giunta, nonostante il direttore-segretario generale cerchi continuamente di aggiustare le cose!

Il Sindaco deve essere consequenziale precisando quando, almeno una volta, sia riuscito a dare senso concreto a questa sua volontà, o quando abbia chiamato i capigruppo a supportarlo a livello nazionale per difendere questioni riguardanti il Comune di Messina! Il Sindaco in realtà ha sempre tentato di risolvere le questioni nel chiuso delle stanze con i suoi assessori, mai avendo l’accortezza di un coinvolgimento, non certo di carattere clientelare, nella prospettiva di una visione veramente strategica della città! L’unico atto, peraltro importante, ha riguardato il giudice Di Matteo, ma sui fatti istituzionali mai i consiglieri comunali sono stati coinvolti! Mai una volta ha relazionato! O il Sindaco dimostra che nei fatti vuole il supporto del Consiglio oppure si tratterà, come sempre, solo di parole, visto che il primo cittadino non legge neanche gli ordini del giorno approvati dal Consiglio!

Attuare un vero cambio di passo significa “aprirsi” al Consiglio e quindi alla città, visto che ancora oggi resta chiuso nella sua torre d’avorio. Che qualche volta il Sindaco riesca ad avere un contatto diretto con la città, magari unendosi al sottoscritto ed al segretario generale che si ritrovano a fare insieme camminate veloci e a vedere in che condizioni versa la città! Quando dicono che tantissime cose non vanno soprattutto nel settore ambientale, è perché vivono la città e la città vuole la sfiducia del Sindaco!

I consiglieri si ritrovano tra l’incudine e il martello! È la città che reclama la sfiducia!

I consiglieri responsabilmente vogliono capire se il percorso avviato possa completarsi in alcuni tasselli, vedi piano di riequilibrio! La città vuole la sfiducia del Sindaco e il percorso avviato dai consiglieri comporta tempi tecnici di maturazione. Non si dica allora che le forze del centro-sinistra non vogliono la sfiducia e che sono acquiescenti nei riguardi dell’Amministrazione! Per senso di responsabilità dicono invece che la sfiducia va costruita con la città, con le forze sociali e attive della città!

Si è parlato di sviluppo della città, chiave di volta di qualsivoglia ragionamento, ma lo sviluppo, nelle parole del Sindaco, si riduce al solo “secondo approdo”, che è solo un tassello della crescita. Il Sindaco ha parlato dell’edilizia in termini di lobby delle costruzioni, ma il ragionamento sullo sviluppo della città deve essere un ragionamento partecipato di tutte le forze produttive, imprenditoriali, artigianali e sindacali: il settore dell’edilizia, che certo ha prodotto anche dei danni, non può però essere condannato perché quel settore ha dato comunque lavoro! Vi sono parti della città, zone e villaggi in cui non vi è occupazione! Oggi languono intere famiglie composte di manovali e muratori che vivevano di edilizia!

Prima o poi vedrà la luce la variante al PRG, che attendono da tempo! Se però quella variante deve essere solo lacci e lacciuoli, non sa proprio da dove debba passare questo sviluppo! Si tolga la delega all’assessore Signorino con riguardo alla materia finanziaria, dei bilanci e gli si dia la delega allo sviluppo della città! Lo misurino sul tempo dello sviluppo della città e là si vedrà se il Sindaco veramente vuole dare un impulso a quello sviluppo che passa attraverso i giovani, le sollecitazioni fornite alle imprese, l’occupazione, lo start up delle imprese: mai ha potuto ascoltare il vicesindaco parlare di questi temi, impegnato com’è a parlare di bilanci, di piani di riequilibrio, di restrizioni, di soldi che non ci sono!

Compito del Sindaco non è quello di ergersi a difesa della “Pace”, cosa che il Sindaco può fare ma privatamente: al sottoscritto come consigliere interessa lo sviluppo della città!

Il risanamento è uno sconosciuto: hanno seguito la strada dell’acquisto degli alloggi, divenuta lettera morta! Si registra l’ennesimo commissariamento sulle farmacie. L’Amministrazione non ha voluto portare in Consiglio la proposta di deliberazione sulle nuove sedi farmaceutiche ed oggi l’interrogazione presentata dal sottoscritto dice che è stato compiuto un atto illegittimo: la legge, le sentenze del Tar lo attestano! Al Sindaco che sconosce la normativa, evidentemente hanno fatto firmare un atto illegittimo! La pianta organica delle farmacie è competenza tipica del Consiglio, ma qualcuno ha pensato altrimenti, ritenendo che fosse sufficiente una determina del Sindaco!

Invita il segretario generale, per evitare un danno alla città, a focalizzare l’attenzione sui profili appena richiamati.

I consiglieri attendono il Sindaco al varco, senza nutrire alcun preconcetto: gli atti di responsabilità li hanno votati, assumendosi la responsabilità anche sapendo che sarebbero arrivati all’ultimo minuto. Non c’è traccia del conto consuntivo e sono stati diffidati! Nella delibera TASI è stato inserito l’avanzo di amministrazione, presuntissimo: invita alla prudenza. Che il segretario generale ogni tanto tiri la giacca e non faccia scrivere cose che non hanno senso amministrativo! Rappresentando la città e senza essere animati da preconcetti, vogliono misurare l’Amministrazione in quei “fatti” oggi pari a zero.

Chiedono, come segnale politico forte, e senza alcun riferimento all’aspetto umano della vicenda, le dimissioni dell’assessore Ialacqua, perché ritengono che i guasti in questi due anni nel settore ambientale, siano dovuti anche all’impossibilità di poter governare questo settore. L’assessore è troppo persona perbene per “affrontare il toro dalle corna”! L’anno passato MessinAmbiente ha prodotto quasi 7 milioni di debiti, come riportato nei verbali del consiglio di amministrazione e l’ex commissario Ciacci ha messo tutto per iscritto: ebbene, l’assessore Ialacqua conosceva questo sfascio già dal mese di gennaio!

Verificheranno se veramente il Sindaco li coinvolgerà! Vedranno quali atti concreti verranno presentati alla città: accetta il ramoscello d’ulivo, però il Sindaco deve essere consequenziale nei fatti, negli atti e nei rapporti con la sua stessa Giunta. I consiglieri rappresentano la città e non possono sapere dai giornali quello che il Sindaco fa nell’interesse della città: sono maggioranza del Consiglio e non possono essere chiamati a votare solo gli atti, senza che si interloquisca con i consiglieri quando si va a ragionare sul futuro della città, che non è solo del Sindaco e della sua Giunta, ma di 245 mila abitanti!

Il Sindaco ha l’obbligo di rispondere a questi 245 mila abitanti che, forse indegnamente, i consiglieri rappresentano. Fino a quando siederanno in quest’Aula, saranno pienamente responsabili! Non ci si meravigli poi se qualche atto importante tra qualche giorno non passerà! Chieda agli assessori e ai dirigenti perché il Consiglio non sarà in grado di approvare qualche atto!