GIUSEPPE SANTALCO consegna, intanto, all‟assessore Ialacqua una serie di fotografie che ha scattato domenica scorsa, da via S. Camillo fino alla chiesa di Montalto, che testimoniano lo stato in cui l‟Amministrazione ha ridotto la città e la sua inefficienza nel settore della raccolta dei rifiuti. L‟Amministrazione finora non ha saputo gestire tale comparto ed ha portato MessinAmbiente, cui pure riconosce di fare il massimo con i mezzi che ha a disposizione, ad un livello infimo: ha già interessato pubblicamente il Prefetto a che intervenga sullo stesso assessore, sul Sindaco e su MessinAmbiente per porre fine ad una situazione che non può continuare! Si è sempre espresso sulle proposte di deliberazione presentate dall‟assessore Ialacqua in base ai propri convincimenti politici, il tempo permetterà di giudicare quale posizione sia stata la migliore, ma questi dovrebbe garantire che la nuova società di gestione dei rifiuti non sconterà aumenti salariali determinati dall‟assorbimento del personale di altri enti. Un “venticello dello Stretto”, infatti, sostiene che sarebbero stati assicurati a questo, quindi penalizzando i dipendenti di MessinAmbiente, livelli salariali diversi da quelli di provenienza: l‟assessore dica che il loro passaggio non determinerà super minimi o aumenti di stipendio e, conseguentemente, un aggravio dei costi. (Entra in Aula il segretario generale, dottore Le Donne) Si dovrebbero “gestire”, altrimenti, contratti di lavoro diversi, uno preesistente ed uno nuovo, a seconda della realtà di provenienza dei lavoratori; e secondo quel “venticello” tutto sarebbe stato già concordato con tre esponenti di altrettante organizzazioni sindacali. L‟assessore dichiari a verbale che non ci saranno incrementi salariali a favore del personale di altre società che confluirà nella nuova intaccando la par condicio dei lavoratori. Non vuole credere alle voci, ma alla dichiarazione che rilascerà l‟assessore, che poi naturalmente dovrà trovare riscontro nei fatti!

 

Interventi Consiglio del 18 maggio 2017

 

GIUSEPPE SANTALCO coglie l’occasione dell’emendamento, considerato che il suo gruppo si asterrà su tutti gli emendamenti, per chiedere al segretario generale e ragioniere generale, e all’assessore, quali siano i motivi per cui ancora si ritarda il pagamento e quindi il “giro” dei fondi a MessinAmbiente per il pagamento degli stipendi. (Il segretario generale ripete più volte che le somme sarebbero state già pagate) Considerato che “pagato” comunque non significa niente, vorrebbe capire se le somme siano state “girate” o semplicemente accreditate in banca; è stato firmato l’atto con cui si accreditano le somme?

 

GIUSEPPE SANTALCO si rammarica perché conosce bene la sensibilità dei colleghi Cardile e Pagano e conferma che effettivamente vi sono molte zone della città invase da erbacce. Il consigliere Pagano non ha sbagliato, ha sbagliato sul piano politico ed amministrativo chi ha messo il parere favorevole su questo emendamento, che è una sorta di ordine di servizio e rientra nei compiti specifici di MessinAmbiente. La verità è che vi è un’estrema superficialità nell’esaminare gli emendamenti.

 

GIUSEPPE SANTALCO evidenzia al collega Gennaro che, insieme al suo gruppo, è in Aula, ed esprime voto di astensione sugli emendamenti, solo per garantire il numero legale e non vanificare l’intento dei colleghi, segnatamente i consiglieri Cardile e Pagano, che desiderano migliorare la proposta di deliberazione. Senza questa precisazione non si comprenderebbe la loro presenza.

 

GIUSEPPE SANTALCO fa presente che, come sinora fatto, si asterrà anche sull’emendamento in questione, che comunque rientra nelle previsioni di legge, nei controlli, nell’attività, non dimenticando che in queste società agisce un rapporto organico direttamente con il Comune, trattandosi di società in house, e quindi un’eventuale responsabilità dovrebbe riguardare qualsivoglia soggetto non dovesse esercitare il controllo dovuto per legge, si tratti di Sindaco, assessore, dirigente. Si permette di entrare nel merito della questione relativa alla nomina del nuovo presidente, che non conosce. Ravvisa una grande responsabilità dell’Amministrazione e soprattutto dell’assessore. Ricorre ad una citazione: “Carneade. Chi era costui?”. Lo scusi il professore Ginatempo, ma la citazione introduce un ragionamento sul fatto che questa Amministrazione non ha avuto la bontà e il garbo istituzionale, di presentare il nuovo presidente al Consiglio; nel momento in cui dovrà assumere un ruolo importante, si augura al meglio, il bon-ton istituzionale avrebbe dovuto imporre che almeno a livello di commissione vi fosse la possibilità di ascoltare il nuovo presidente ed il suo programma. Ciò non è avvenuto e sono in presenza di una mera imposizione dall’alto. Non entra nel merito della validità tecnica, perché potrebbe esprimere un parere dopo aver ascoltato una persona e compreso le sue capacità tecniche e la sua volontà; ciò non è stato permesso e questa è la grave responsabilità, sempre politica mai personale, del Sindaco e dell’assessore Ialacqua! Sarebbe stato oltretutto possibile non relegare il nuovo presidente della società tra il pubblico ma farlo accomodare tra i banchi dell’Amministrazione. È questa la sensibilità amministrativa di questa Giunta!