GIUSEPPE SANTALCO, quale consigliere comunale e, quindi, pubblico ufficiale, investe formalmente il segretario generale della questione, connessa alla proposta di delibera in esame che è pervenuta alla loro attenzione il 29 scorso, attinente al bilancio di previsione approvato il 5 dicembre sulla base di uno schema predisposto dall’Amministrazione in maniera, evidentemente, errata.

Una “svista”, questa, passata inosservata fino all’approvazione di tale schema da parte della Giunta, che ha comportato l’approvazione definitiva di un bilancio che presenta irregolarità nelle stesse sue voci. E che impone ora di conciliare i conti per poter così inviare la rendicontazione al Ministero e superare il ritardo maturato nell’incasso del saldo del relativo trasferimento!

È qui per fare il suo dovere e non gli interessa se maturerà o meno un gettone di presenza, ma il segretario generale, subito dopo la votazione, avvii immediatamente un’indagine amministrativa sì da accertare le responsabilità per i costi che questa seduta comporta. Hanno fatto sempre il loro dovere, ma questo Consiglio è vituperato e considerato di scarso spessore politico costringendo molti di loro a difendersi nei confronti della città perché giudicati “rubagalline”. Provano massimo rispetto per la Magistratura, però se si indaga sul loro conto per sessanta euro di gettone di presenza, dovrebbe indagarsi pure su chi oggi determina un danno all’Ente. Peraltro, interi gruppi politici sono assenti mentre chi è qui, del “gruppo genovesiano” e del centro destra, per fare il suo dovere e non per adesione ad un Sindaco che non li degna neanche della sua presenza somma al danno la beffa!

In conclusione, chiede formalmente al segretario generale di quantificare il costo della seduta e di accertare come sia stato possibile individuare quell’errore dopo oltre venti giorni dall’approvazione del bilancio. È legittimo tutto ciò? Il segretario generale, che stima ma che è “sovraccarico” di impegni, faccia una riflessione sulla ragioneria generale, che forse ha poco personale e non è più al passo con i tempi. Individui i responsabili, dai funzionari competenti agli assessori che hanno approvato l’atto in Giunta, e relazioni entro quindici giorni sulle verifiche che avrà fatto e sulla quantificazione del danno al Comune.

Personalmente, non ha motivo di rinunciare a nulla perché sono qui per fare il loro dovere a prescindere dai gettoni di presenza, per approvare una proposta di delibera nell’intento di non arrecare danni all’Ente. Nel contempo, però, non possono nascondere la testa sotto la sabbia e far finta di nulla: il segretario generale dovrà fare un intervento formale e relazionare all’Aula.