GIUSEPPE SANTALCO fa presente di non volere addentrarsi nella tematica specifica, perché autorevolmente i colleghi sono già intervenuti allo scopo.

La presenza della dottoressa Previti e del presidente Lombardo gli danno fiducia sulla bontà del lavoro svolto, avendo degli stessi una conoscenza personale, sulla scorta di sue precedenti esperienze, per cui conosce l’impegno che come professionisti e come politici hanno messo in relazione alle tematiche di sviluppo del comprensorio messinese.

Dal punto di vista politico non può però non notare che forse è la prima volta, a tre anni dall’insediamento dell’Amministrazione Accorinti, che l’aula viene impegnata nell’approvazione di un progetto che ha una valenza di cosiddetto sviluppo economico del territorio!

Esplicita il suo ragionamento: ritiene che l‟atto odierno debba essere considerato un tassello di una pianificazione e programmazione condivisa dell’idea di sviluppo economico che l’Amministrazione vuole dare alla provincia.

L’agricoltura è infatti il tassello di un più ampio sviluppo economico! Ancora, in quest’aula, non hanno avuto la possibilità di avere un quadro completo i una situazione che metta insieme Patto per la Falce, Masterplan, Piau ed ora GAL!

Probabilmente, questa è la conseguenza di una distonia che sin dall’inizio ha caratterizzato l’Amministrazione, che ha voluto forse originariamente parcellizzare lo sviluppo economico, delegandolo a dipartimenti diversi, senza creare un unico centro propulsivo che mettesse insieme tutte le risorse dell’ente: non vi è più uno “sportello Europa” e non vi è un “ufficio pianificazione”, perché tutto è stato smembrato!

L’assessore Signorino, attento osservatore delle cose, sa di certo che lo sviluppo e la pianificazione comportano una rete di relazioni anche tra i vari assessori e tra i vari dipartimenti, in quanto non è sufficiente un ottimo rapporto di amicizia e di interlocuzione tra l’assessore De Cola e l’assessore Signorino, perché bisogna far parlare la “macchina comunale”, i dipartimenti, facendo condividere le scelte!

Sottolinea che ciò rientra in quel progetto che i consiglieri responsabili hanno individuato come un percorso da seguire nell’interesse della città. Ebbene, una tale condivisione non può essere limitata solo agli strumenti finanziari, che sono una parte del progetto di sviluppo della città, dovendo invece essere ampliato al coinvolgimento, alla conoscenza, alla compartecipazione, non in termini clientelari ma politici, di tutto ciò che al momento l’Amministrazione ha in cantiere!

È stanco di conoscere dalla stampa i progetti, gli incontri con gli altri Sindaci, anche perché ora la città metropolitana imporrà un’accelerazione a questo processo!

Già da oggi si è fatto carico di iniziare ad analizzare la nuova legge ed invita il presidente del Consiglio, nella sua funzione, unitamente al presidente della commissione competente, la collega Perrone, ad avviare la stagione dello sviluppo e del ruolo della città metropolitana, e del ruolo che il Comune capoluogo avrà nella città metropolitana!

Non possono più aspettare perché prima o poi l’Amministrazione, non sa se con Accorinti o senza, oppure con una Amministrazione diversa, ma in ogni caso il Comune di Messina dovrà svolgere il proprio ruolo e potrà farlo solo se dimostrerà agli altri Sindaci di avere due capacità, la capacità di saper interpretare il ruolo del territorio e la capacità di progettare!

Al momento il sottoscritto è legato al vecchio piano territoriale provinciale, ad una specifica pianificazione territoriale, non vedendo oggi altri strumenti da poter utilizzare, per cui il suo auspicio è che, finita la stagione della “sistemazione dei conti”, si apra la stagione della “sistemazione dello sviluppo economico”!