GIUSEPPE SANTALCO si rivolge al segretario generale, che da oltre una settimana, forse 10 giorni, sa che il sottoscritto ha chiesto con sollecitudine, come permette la legge, di avanzare una richiesta di parere alla Corte dei conti per dirimere il dubbio esistente, vista la diversa interpretazione data dagli uffici di segreteria generale rispetto alla Corte dei conti!

Sempre più spesso arrivano infatti in aula proposte di riconoscimento di debiti fuori bilancio! Non sa cosa sia stato fatto! Il problema rimane pendente; o gli uffici, insieme all’assessore, affrontano frontalmente la questione, oppure si rischia di non uscire più da una tale querelle! Il tutto è rimesso nelle loro mani, perché bisogna dire come devono comportarsi i consiglieri, che vogliono assolvere il loro ruolo votando le delibere di riconoscimento dei debiti fuori bilancio. A fronte però di una palese discrasia tra l’interpretazione della Corte dei conti e gli uffici, qualcuno è chiamato a sciogliere questo dubbio!

 

GIUSEPPE SANTALCO osserva che ancora una volta ci si trova di fronte ad una totale carenza di approfondimenti da parte dell’Amministrazione ed oggi si deve al Consiglio comunale l’avere evidenziato dubbi e perplessità sul consorzio, sulla sua attività e sulla mancanza di interlocuzione, che è un fatto molto grave.

Ricorda che vi è l’obbligo di segnalare annualmente alla Corte dei conti gli Enti, le società partecipate, i consorzi dai quali il Comune vuole recedere, ma in questi tre anni non si è mai deciso di uscire da questo distretto, rispetto al quale probabilmente vi è stata una culpa in vigilando da parte del Sindaco e dell’assessore, che solo dopo quattro anni si rendono conto di una determinata situazione: è questo il fatto politicamente più grave, ed è grave che non siano state attuate disposizioni della Corte dei conti, con risorse date senza verificare il loro utilizzo!

Gli sembra infatti di capire che le carte sono state trovate perché oggi è stata compiuta una ricerca, ma mai nessuno si è preoccupato di capire se il consorzio avesse presentato dei progetti e quali progetti, e se il Comune avesse partecipato o se fosse stato informato dello stato dell’arte!

L’Amministrazione Accorinti ha pagato 17 mila euro senza chiedere alcun rendiconto dello scopo per cui veniva pagata quella somma! È questo, in assoluto, il fatto politico più grave! Poi si può entrare nel merito dei progetti, del modo in cui sono stati elaborati! Una tale ricerca doveva essere compiuta dal Comune in questi anni, non ora, all’ultimo momento!

Bisognava agire allo scopo; oggi, prossima la scadenza dei termini, la proposta viene sottoposta all’aula, con tutta una serie di elementi che danno modo di valutare la situazione! Quante sono però le proposte di deliberazione che vengono presentate prive di un approfondito preliminare accertamento? Queste cose si verificano perché non vi è un’Amministrazione in grado di controllare ciò che ha nei cassetti, per cui si assiste alla putrefazione degli atti amministrativi; nel caso specifico hanno avuto modo di rendersi conto della situazione e di valutare l’opportunità di recedere dal distretto! Forse la Corte dei conti dovrebbe chiedere agli assessori di turno e al Sindaco, per quale ragione si è arrivati a questo punto, per quale ragione, nonostante l’urgenza, il Consiglio si sia ritrovato costretto ad approfondire in pochissimo tempo una serie di aspetti!

Il segretario generale in questo momento rappresenta il Ministero dell’Interno. È un pubblico ufficiale, e non può quindi non memorizzare ciò di cui stanno parlando e ciò che ha riferito la dottoressa Carrara.

Dal suo punto di vista, in qualità di pubblico ufficiale, il segretario deve aprire un’indagine amministrativa interna, per fare un esame approfondito della situazione. Quante situazioni similari vi sono e non emergono? Sono in una fase di predissesto, e avrebbero potuto risparmiare oltre 50 mila euro.

Si valuti il da farsi e si approfondiscano le questioni; sono qui presenti e registrano le cose; il segretario generale ha una funzione maggiore rispetto alla loro, perché non è un puro notaio, rappresentando l’Amministrazione ed il Ministero dell’Interno!

Si valuterà cosa fare in riferimento alla proposta di deliberazione in oggetto. È però convinto che se il Comune avesse esercitato il suo ruolo all’interno del distretto, avrebbero avuto la possibilità di sollecitare e approfondire le questioni, di portare avanti iniziative e chiedere conto e ragione al consorzio di quanto fatto, così esercitando un ruolo, cosa che non hanno fatto! Non sa se convenga rimanere o meno all’interno dell’ente: non lo sa perché non hanno avuto modo di ascoltare il presidente del consorzio, al quale andavano rivolte specifiche domande in positivo ed in negativo, proprio perché negli elementi richiamati dalla dirigente sono emerse delle negatività!

GIUSEPPE SANTALCO premette che non risponderà alla collega Fenech, che dovrebbe solo ringraziarlo se ora potranno votare dopo aver approfondito l’argomento, preannunciando il suo voto di astensione atteso che dal dibattito non è emersa nessuna certezza che, recedendo dal distretto, non si causi un danno all’Ente. D’altronde, permanervi determinerebbe un danno certo.

Bisognerà, comunque, approfondire il tutto e chiede al segretario generale di trasmettere la delibera alla Corte dei conti per verificare eventuali inerzie dell’Amministrazione.