GIUSEPPE SANTALCO esprime il rammarico di dover intervenire su una questione che l’Aula ha già trattato, una questione peraltro molto delicata, anche perché concerne l’assessore Mantineo, per il quale nutre grande stima.
(Entra in Aula l’assessore Mantineo)
Nella sua qualità, non può non intervenire perché ancora una volta si è perpetrato un atto irrispettoso verso un’Istituzione dello Stato.
Comunica che il suo gruppo ha già fatto un comunicato stampa in cui esprime solidarietà al Prefetto per le parole offensive ricevute, chiedendo al Sindaco un intervento fermo per ristabilire una democratica e giusta interlocuzione tra le istituzioni, rappresentando formalmente, a nome della Giunta, le scuse per le dichiarazioni rese dall’assessore Mantineo.
Chiedono pure all’Amministrazione, considerata la grave crisi che investe la città, la quale non dispone di idonee strutture atte ad accogliere in maniera adeguata il massiccio numero di migranti, di concordare con la Prefettura ogni tipo di intervento.
Infine, dà lettura di un articolo di stampa di un giornale on line messinese, un giornale asettico, che dà la misura di come la città cominci a valutare l’operato dell’Amministrazione, di come siano state deluse le aspettative di molti messinesi che hanno votato il Sindaco Accorinti, perché l’agognato cambiamento non è arrivato.
GIUSEPPE SANTALCO prende atto delle dichiarazioni dell’assessore e della sua buona fede, come pure delle sue difficoltà nel gestire una situazione molto delicata che ha origini lontane e che vede il Comune coinvolto in prima persona. Però l’assessore è espressione di una parte politica della quale i consiglieri di quest’Aula non riescono a capire che, in certi momenti, un atteggiamento estremistico nei confronti delle Istituzioni non paga. Costoro dovrebbero comprendere che a volte non bisogna mettere il sale sulla ferita, nell’interesse dell’Amministrazione e dello stesso assessore. Ma l’integralismo politico è privo di quell’acume necessario, in certi momenti, per condividere determinati atteggiamenti e capire che non è il caso di infierire e di ribadire certi principi nei confronti delle Istituzioni.
Con onestà nei confronti dell’assessore registra il fatto che domani, insieme al Sindaco, incontrerà il Prefetto per chiarire la questione, ma ugualmente deve chiedere le sue dimissioni perché l’atteggiamento politico della Giunta e del gruppo consiliare che la sostiene sicuramente non è in linea con le esigenze collettive. Temono, infatti…
(Interruzione del consigliere Risitano, che viene richiamata all’ordine dal presidente)
Temono un certo strabismo perché non si possono, da un lato, cercare “relazioni romane” per risolvere problematiche che non sempre dipendono dal Comune chiedendo il riconoscimento di legittimi diritti, e di questo dà atto al Sindaco ed all’assessore Signorino, cui augura peraltro una pronta guarigione, e dall’altro denigrare, magari con qualche ragione ma infrangendo le regole di convivenza della politica, perché il Prefetto fa parte della struttura governativa e gli si deve rispetto per il suo ruolo a prescindere da come la si pensi sulla sua gestione. Ha sottoscritto quel documento, quindi, ed è intervenuto politicamente proprio per il rispetto che nutre nei confronti della persona dell’assessore, di cui conosce la volontà di affrontare il problema e di chiarire al Prefetto le sue parole.
La politica ha regole precise e sicuramente l’assessore comprenderà che chi fa politica deve assumersi le sue responsabilità.