GIUSEPPE SANTALCO ringrazia la collega Lo Presti per aver posto all’attenzione dell’Aula la specifica problematica, dal sottoscritto approfondita proprio questa mattina. Coglie l’occasione della presenza del ragioniere generale perché sarebbe opportuno che proprio il ragioniere generale riferisse sui passaggi relativi all’interlocuzione con tutti gli uffici, che devono fornire la documentazione richiesta dai revisori dei conti. I revisori, infatti, per prassi consolidata, devono entrare in possesso dei bilanci consuntivi di tutte le società partecipate e delle attestazioni di tutti i dirigenti relativamente alla mancata insorgenza di debiti fuori bilancio!
Nell’ultimo incontro con i revisori dei conti è risultato che la documentazione richiesta non era ancora pervenuta.
Soprattutto, pare che non sia ancora pervenuto il bilancio di MessinAmbiente. Vorrebbe allora sapere dal segretario generale e dal ragioniere generale quale sia lo stato dell’arte. Se infatti revisori non riescono a fornire il parere entro il termine richiesto, bisogna capire dove sia il vulnus e chi non stia consentendo ai revisori dei conti di rispettare il termine fissato dal commissario ad acta!
Assume la presidenza il presidente Emilia Barrile.
Trattandosi di un fatto estremamente grave, chiede altresì al segretario generale di avviare delle procedure atte a capire per quale ragione i dirigenti o le società partecipate non abbiamo ancora fornito i documenti richiesti!
GIUSEPPE SANTALCO rileva come purtroppo ogni tanto soffra di insonnia. Ebbene, la lettura, fatta in quei frangenti, di tutti i verbali del consiglio di amministrazione di MessinAmbiente, non ha certo conciliato il suo sonno!
Quanto sostenuto dal ragioniere generale formalmente non fa una piega, ma forse l’assessore Ialacqua non ha mai letto i verbali del consiglio di amministrazione di MessinAmbiente dai quali si evinceva già uno squilibrio del bilancio consuntivo 2014 a causa di un risultato negativo che sarebbe stato “difficilmente inferiore a quello del precedente esercizio”. Un assessore attento avrebbe preso le necessarie contromisure, ma lo sorprende ancor di più che il commissario liquidatore, come verbalizzato, abbia dichiarato che avrebbe definito un “bilancio di cessazione”. Il bilancio consuntivo sarebbe stato approvato con una sua determina del luglio scorso: è stato “segretato”?
Il segretario generale chieda formalmente a MessinAmbiente in quale seduta del consiglio di amministrazione sia stato approvato il consuntivo del 2014. Vorrebbe sapere, inoltre, se la “nuova” società di revisione abbia reso il proprio parere; una società selezionata per il triennio 2014-2016 su proposta del presidente del collegio sindacale di MessinAmbiente perché, è scritto nel relativo verbale del consiglio di amministrazione, l’offerta dalla stessa avanzata, pur economicamente più onerosa, sarebbe più “conveniente” per il consolidato rapporto già in essere con essa. Cosa che forse, a suo avviso, stride con i principi di efficienza, efficacia ed economicità cui dovrebbe improntarsi l’azione di una società in liquidazione.