GIUSEPPE SANTALCO fa presente di essere uno di quei consiglieri che nei giorni scorsi in commissione, rivolgendosi agli assessori presenti ma che non potevano parlare, ha chiesto fortemente di accelerare un incontro di Sindaco e capigruppo, cui immediatamente dopo far seguire un incontro con l’intero Consiglio comunale.

Se il Sindaco e la Giunta non comprendono che la dialettica anche “forte” è il sale della democrazia, chiaramente non si entra in sintonia con un rapporto partecipato con il Consiglio. Senza debordare i toni, il loro compito è infatti quello di enucleare tutti i “punti” che, dal punto di vista dei consiglieri comunali, non sono stati realizzati. Nel momento in cui Sindaco e Giunta hanno avanzato una richiesta di incontro, come gruppo, in linea con il partito democratico, sono lieti di accettarla, chiedendo anzi che l’incontro avvenga nel più breve tempo possibile. Accettano la richiesta non certo per avallare una sorta di “camera di compensazione”, ma per la necessità di dar seguito ad una adesione istituzionale nell’interesse generale!

Riassume la presidenza il presidente Emilia Barrile. 

Ciò non significa far venir meno le considerazioni politiche e i rilievi sviluppati, perché restano ferme le questioni inerenti l’assessore Ialacqua che è l’artefice principale, dal punto di vista non solo loro ma dei cittadini, della situazione di degrado in cui versa la città. Tanti cittadini non ne possono più! Pur consapevoli che la responsabilità non è tutta dell’assessore all’ambiente, gli attribuiscono però la responsabilità di non aver avuto la capacità di governare il settore dell’igiene cittadina e dei rifiuti!

Si registra poi un ulteriore vulnus che il Sindaco deve chiarire, inducendo l’assessore a scusarsi con una serie di consiglieri che, proprio secondo l’assessore Ialacqua, male avrebbero fatto a partecipare “solidarietà umana” in una ben specifica occasione!

Ciò detto, restano forti i motivi del contrasto politico con la Giunta e con l’assessore Ialacqua!

Accettano comunque di buon grado di sedersi a un “tavolo” per ragionare e attendono una risposta dall’assessore Ialacqua. Dopodiché, ciascuno farà la propria parte in Aula.

L’Amministratore conosce lagnanze, critiche e rilievi manifestati dai consiglieri comunali. Il Sindaco dirà altro e riferirà dei risultati a suo dire raggiunti, ma questo è il sale della democrazia: in questo momento nell’Aula del Senato se ne dicono di cotte e di crude. Qui, il gruppo che rappresenta è opposizione all’Amministrazione. Che si consenta loro, quantomeno, di fare opposizione e di rappresentare le istanze della città!

Altro discorso è poi quello che attiene alla sfiducia: è stato avviato un percorso. Come partito democratico e come gruppo “Felice per Messina”, hanno dichiarato che occorreva iniziare un ragionamento a fronte dello stato in cui versa la città, città e Amministrazione che al momento appaiono “ingessate”! Non sa se e quando si arriverà a un atto di sfiducia. Prima o poi verranno presentati gli strumenti finanziari. Si voterà o non si voterà!

Hanno iniziato un mach con l’Amministrazione e 15 sono i round di un mach. Potrebbe porsi fine al mandato e comunque si dovrà tenere conto dell’esito dell’esame del piano di riequilibrio!

Si rischia oltretutto di non uscire dalla situazione in cui ci si è impantanati, se il Sindaco non farà definitivamente chiarezza sulle questioni politiche inerenti alcune frange del “movimento” che lo supporta. Ieri il sottoscritto ha scattato due fotografie che ritraggono due dipendenti comunali nell’atto di pulire la fontana di fronte all’ingresso secondario del Comune, cancellando una scritta contro l’Expo!

Ebbene, quei due dipendenti comunali hanno evidentemente ricevuto l’input di andare a pulire quei muri ed eliminare le scritte che vi campeggiavano; non si può però dare un colpo al cerchio e uno alla botte: si va a Taranto e si dice peste e corna dell’Expo, così implicitamente giustificando quelle scritte, e poi si consente all’esperto di andare a Milano all’Expo!

 

GIUSEPPE SANTALCO, premesso che la proposta parte dal suo gruppo ma è stata condivisa da altri colleghi, rileva che non fa altro che riprendere il contenuto della sentenza della Corte dei conti in ordine al consuntivo del 2013. L’intento è rafforzarne l’indirizzo, a che l’Amministrazione sappia che per la parte di propria competenza anche il Consiglio si fa carico di recepire le istanze della Corte.

Del conto consuntivo la Corte rileva certe criticità ed invita l’Amministrazione ad eliminarle, facendo un “rimando indiretto” al piano di riequilibrio. La proposta, di cui dà lettura, sollecita l’Amministrazione in tal senso e ad attuare le misure interdittive ed inibitorie disposte dalla Corte stessa, particolarmente a non attuare spese non espressamente previste dalla legge ai sensi del TUEL, nonché a presentare urgentemente al Consiglio il conto consuntivo 2014 e non alterare, nelle more dell’approvazione, il contenuto del piano di riequilibrio con interventi nell’ambito delle società partecipate che potrebbero variarne l’apporto finanziario previsto nel decennio, specialmente da parte dell’AMAM.

L’AMAM, infatti, dovrà intervenire nel piano per trenta milioni di euro, non vorrebbe che si compromettesse il giudizio della commissione interministeriale.

Fa voti a che il Consiglio condivida la loro proposta facendo propria la delibera della Corte e rafforzando l’attività, probabilmente già in essere, dell’Amministrazione. Ma all’assessore De Cola deve ricordare che questa non ha ancora sottoposto alla valutazione dell’Aula, secondo la raccomandazione della Corte, la delibera di Giunta del 31 marzo scorso relativa alla riorganizzazione delle società partecipate.

 

 

GIUSEPPE SANTALCO riconosce che quando ha predisposto la delibera quel riferimento nasceva da quanto si cominciava a dire rispetto all’accorpamento tra le partecipate e non era riferito alla questione dell’acqua pubblica. Il punto sesto comunque è in più rispetto alla richiesta della Corte dei conti e l’Aula può anche decidere di cassarlo, invece sull’acqua pubblica bisogna vedere cosa dirà l’Amministrazione.