GIUSEPPE SANTALCO evidenzia che il fine dell’emendamento è di applicare le determine dell’Autorità garante per l’energia, che nel settore idrico integrato svolge un ruolo fondamentale con riguardo alla sua regolazione ed alle tariffe. Determine che, per queste ultime, fanno richiamo pure all’AMAM di Messina e che meritano la massima attenzione atteso che l’unica risorsa in entrata dell’azienda deriva proprio dalle tariffe.

GIUSEPPE SANTALCO osserva che giustamente il segretario generale ha dato un’interpretazione di legge, ma si deve sottolineare anche un aspetto politico.

Certamente la programmazione della nuova articolazione delle partecipate è competenza del Sindaco mentre spetta al Consiglio l’affidamento dei servizi, ma questa Amministrazione non ha mai portato in Aula la la decisione presa il 31 marzo 2015. Decisione politica della quale il Consiglio dovrà prendere atto, affidando all’AMAM il servizio di smaltimento dei rifiuti e approvando anche il relativo contratto di servizio.

I consiglieri comunali saranno costretti a decidere obtorto collo ma, per quanto lo riguarda, sarà consequenziale rispetto alle sue convinzioni e darà voto contrario. Si chiede piuttosto se nella seduta del 29 marzo 2016 il collegio sindacale dell’AMAM abbia analizzato tutti gli aspetti positivi e negativi e la sostenibilità economica dell’operazione, ma di questo si parlerà successivamente.

Il procedimento giuridico è legittimo ma la “sorpresa” è che verrà sottoposto al Consiglio l’approvazione dell’affidamento del servizio in house all’AMAM ed il contratto di servizio per i rifiuti, i consiglieri comunali però non sono mai stati messi in condizione di esprimere un giudizio su questo percorso politico. E sia chiaro che non si possono portare in quest’Aula i lavoratori per convincere i consiglieri a votare le delibere, sarebbe un atto molto grave, piuttosto l’Amministrazione si prepari in tempo per vedere come sostenere questa delibera.

Per parte sua, avrebbe preferito anche la creazione di una società interamente pubblica che sostituisse MessinAmbiente o di una nuova società in house per la gestione dei rifiuti pur di salvare l’AMAM, che invece verrà gravata di un compito difficile e pericoloso.

GIUSEPPE SANTALCO fa presente che l’emendamento fa tesoro delle direttive emanate dall’Autorità garante nei confronti dei gestori del servizio idrico integrato relativamente al contratto di servizio: si tratta di articoli che vanno ad integrare la carta dei servizi di cui dovrà dotarsi l’AMAM.

In particolare, tra i vari punti, l’articolo 19 aggiunge la possibilità di rateizzazione in caso di morosità, l’istituzione di un call center telefonico, la creazione di un sito internet per la gestione on line delle pratiche contrattuali.

In definitiva, si tratta di questioni che attengono alla carta dei servizi ed alla tutela dei diritti dei cittadini.